Attualità Varazze

Gli alunni delle scuole varazzine sono scesi in piazza con i “Giochi Cooperativi per la Pace”

La manifestazione, che ha trovato a Varazze un terreno fertile e ben coltivato nell’ambito della Scuola, si è svolta in tutto il mondo in contemporanea

Il 20 novembre 2019, “Giornata Mondiale dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza“, gli alunni delle scuole varazzine sono scesi in piazza con i “Giochi Cooperativi per la Pace“.

Ben 15 classi, comprendenti gli alunni della Scuola Primaria “G. Massone” e della Scuola Secondaria di Primo Grado “F. De André” di Varazze, nella mattinata di mercoledì 20 novembre hanno partecipato alla “Giornata Mondiale dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza“, aderendo con entusiasmo al Progetto Internazionale “La Terra: la nostra piazza per giocare“, secondo l’invito del referente per l’Ufficio Scolastico Regionale per la Liguria, Roberto Anselmi.

Gli alunni, accompagnati dai rispettivi insegnanti, presenti il Vice Sindaco  Luigi Pierfederici e l’Assessore alla Cultura Mariangela Calcagno, sono confluiti in piazza Dante, sulla via di scorrimento dei giardini di Viale Nazioni Unite e sulla “ex passeggiata di gomma“, portando una ventata di gioiosa gioventù e riproponendo i giochi di strada che univano le generazioni del passato in una armonia di fraternità, oggi più che mai necessaria per ritrovare i valori della comprensione fra le varie comunità ed etnie, cultura di vera pace fra i popoli.

La manifestazione, che ha trovato a Varazze un terreno fertile e ben coltivato nell’ambito della Scuola, si è svolta in tutto il mondo in contemporanea, pur con fusi e orari diversi, quasi un ideale magnifico e colorato girotondo che vorremmo si avverasse veramente sul nostro pianeta, perché forse soltanto i giovani potranno salvarci con la loro esuberante innocenza. 

Poesia a tema di Mario Traversi consegnata agli alunni ed insegnanti dall’Assessore alla Cultura Mariangela Calcagno.

Le parole e poi i fatti

I grandi temi del momento,

l’impegno, il parlamento, la crisi.

Noi che guardiamo avanti smarriti

e cerchiamo nuovi Dei

cui consegnarci rassegnati.

Malati di insicurezza.

La bellezza della lotta sfiorita.

Un’infinita voglia di dire basta.

Di ricominciare daccapo.

Ecco, forse loro, i bambini

salveranno il mondo.

Da un profondo assoluto d’innocenza.

Informazioni sull'autore del post

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *