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Albenga, incontro all’Auditorium san Carlo: focus sul Protocollo EVA e Protocollo ZEUS contro la violenza domestica

Protocollo EVA e Protocollo ZEUS se ne è parlato oggi all’Auditorium San Carlo con la Dott.ssa Alessandra Simone, Questore di Savona, il  Dott. Paolo Giulini, criminologo clinico e presidente del C.I.P.M. , l’Avv. Veronica Caprino direttrice Centro Antiviolenza Artemisia Gentileschi Albenga e la dott.ssa Graziella Cavanna responsabile C.I.P.M. Liguria Ponente.

L’incontro, organizzato dal C.I.P.M. Liguria, che si occupa di autori di violenza, in collaborazione con il comune di Albenga ha avuto come scopo quello di informare in particolare i giovani e rafforzare la rete territoriale del Ponente Ligure impegnata negli interventi contro la violenza.

Afferma la dott.ssa Cavanna: “Questa iniziativa rappresenta un’ occasione di sensibilizzazione e approfondimento sul tema della violenza di genere per studenti, insegnanti e operatori, un’opportunità per professionisti appartenenti ad ambiti diversi di mettere in comunicazione il proprio know-how in un’ottica di collaborazione e di maggiore consapevolezza dei ruoli e delle risorse a disposizione della rete. Ha inoltre l’aspettativa di introdurre nuove modalità di approccio comunicativo rispetto alla tematica della violenza spesso a rischio di semplificazione e di una visione stereotipata”.

 

Durante l’incontro il Questore di Savona, dott.ssa Alessandra Simone ha spiegato il funzionamento del protocollo EVA rivolto alle vittime di violenza e il Protocollo ZEUS rivolto per il recupero del soggetto maltrattante.

Importante il messaggio che si è voluto trasmettere ai molti giovani presenti: la violenza domestica è “affare di tutti”. Non dobbiamo girarci dall’altra parte e dobbiamo segnalare situazioni problematiche di cui siamo a conoscenza. Talvolta le vittime non hanno il coraggio di chiedere aiuto, ma non dobbiamo voltarci dall’altra parte, non dobbiamo lasciarle sole, altrimenti saremmo  anche noi responsabili di non aver evitato magari conseguenze tragiche come un femminicidio.

Si è passati poi a parlare del Protocollo ZEUS che mira ad intervenire sugli uomini violenti sia attraverso un ammonimento del Questore, ma anche proponendo percorsi rieducativi volti a recuperare il soggetto maltrattante.

 

La violenza domestica è spesso sommersa. Il lavoro che si sta portando avanti mira a far emergere il problema per poterlo intercettare, risolvere e, ove possibile, prevenire.

 

L’appello lanciato ai giovani dal Questore è stato quello rivolto al domani.

“Si deve partire da voi per avere “Un altro domani” (titolo del docufilm sul tema), un domani senza violenze domestiche e dove vi sia parità di genere”.

 

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