Politica Savona

Sanità, Pasa (CGIL Savona): “Ogni decisione è contro la volontà delle comunità che vivono sul territorio”

“Sanità: in provincia di Savona, ogni decisione è contro la volontà delle comunità che vivono sul territorio. Sanità e sociosanitario, ne discuteremo lunedì 12 settembre all’attivo e assemblea pubblica della Cgil di Savona dalle 9.30  presso la sala del Palazzo della Provincia a Savona”. Sono le parole di Andrea Pasa, segretario Cgil Savona.

Il modello sociosanitario della Regione Liguria si fonda sulle privatizzazioni, sulla riduzione di attività e servizi e riduce sensibilmente la sanità territoriale. La Cgil di Savona è contro questo scempio, sono necessarie iniziative, vedi mobilitazione per cambiare modello socio sanitario”.

Diciamo no alla trasformazione dei due nosocomi, Cairo Montenotte e Albenga, in Ospedali di Comunità, perché significa una riduzione di attività e servizi, declassandoli e dando il colpo finale a due presidi con potenzialità straordinarie, con un bacino di utenza di oltre 70 mila cittadini che diventano quattro volte di più nei mesi estivi”.

“Declassamenti e riduzioni di servizi socio sanitari che hanno il beneplacito di troppi amministratori locali, soprattutto della Valbormida, e sindaci incapaci di pretendere ciò che di minimo spetta ai cittadini ‘la garanzia della salute’ anche alla luce delle due manifestazioni che hanno visto migliaia di persone in piazza  ad Albenga e Cairo Montenotte che chiedevano un diverso modello socio sanitario e non il contrario”.

“Solo pochi, pochissimi amministratori locali, in questi mesi e negli ultimi giorni stanno provando a contrastare le decisioni profondamente sbagliate in tema di sociosanitario dell’amministrazione regionale. Non basta, è necessario che il territorio, tutto , a partire da chi rappresenta le comunità e i cittadini che vivono in  provincia di Savona , pretendano una sanità migliore , pubblica ed efficiente , soprattutto ora che ci sono anche disponibilità economiche attraverso le risorse del Pnrr. Inoltre è necessario pretendere investimenti oggi e non entro il 2026, a partire dalla riapertura delle attività, dei servizi, dei reparti chiusi o ridotti da questa amministrazione regionale. Punto nascite di Pietra Ligure, punti di primo intervento di Cairo Montenotte (portarlo h24  come da impegno dello stesso presidente Toti) e Albenga” .

“Diversamente anche le istituzioni locali, a partire dai sindaci,  saranno al pari dell’amministrazione regionale responsabili di questo scempio, così come le scelte politiche regionali che determinano addirittura la chiusura definitiva dei punti di primo intervento di Cairo e Albenga”, ha concluso.

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