Savona. Sono 14.605 i bambini e ragazzi presi in carico dai servizi sociali territoriali dei Comuni liguri nel corso del 2016, pari al 64% dei minori residenti in Liguria. Di questi il 36% sono stranieri (5250) e il 4% degli stranieri sono minori non accompagnati (210).
È questo il dato fondamentale emerso dal convegno “La tutela dei minori affidati ai Comuni e l’assistenza territoriale socio sanitaria”, promosso oggi a Genova da ANCI Liguria e Federsanità, con la partecipazione di oltre 500 amministratori locali e operatori.
Importante momento di riflessione, formazione e confronto tra tutte le istituzioni e le professionalità che si occupano di tutela dei minori, è stata questa l’occasione per presentare la prima mappatura della tutela sociosanitaria dei minori in Liguria, commissionata da Federsanità ANCI Liguria all’Istituto degli Innocenti di Firenze e coordinata da Enrico Moretti.
La ricerca ha rilevato che nell’anno 2016 i Comuni liguri hanno erogato oltre16.300 interventi di sostegno sociale, da contributi ed esenzioni per l’accesso alla scuola, ai contributi al reddito famigliare fino al sostegno socio-educativo individuale e all’intervento psicologico, e oltre 3300 interventi socio-sanitari, dal consultorio ai servizi per la disabilità, le dipendenze e la salute mentale. Sono stati affidati con provvedimento dell’Autorità giudiziaria poco meno di 2500 bambini e ragazzi ai servizi sociali e poco meno di 1500 ricevono interventi e servizi di natura socio-sanitaria.
Zoccolo duro della presa in carico sono l’accoglienza nei servizi residenziali e l’affidamento famigliare. Al 31 dicembre 2016 risultavano in affidamento famigliare 577 minori e 43ragazzi tra 18 e 21 anni, già in carico dalla minore età, mentre risultavano accolti nei servizi residenziali, incluse le comunità terapeutiche, 988 minorenni e 251 ragazzi tra 18 e 21 anni, già in carico dalla minore età, oltre a 226 minorenni accolti con genitori maggiorenni. La Liguria è al primo posto in Italia per l’affido famigliare – pari al 4% del fenomeno complessivo italiano e al 2,7‰ dei minori residenti – ed è seconda a livello nazionale per l’accoglienza nei servizi residenziali – pari al 6% del fenomeno italiano che interessa il 4,6‰ della popolazione minore di riferimento.