“Da alcuni anni firmiamo accordi con la Regione per la diminuzione dell’addizionale Irpef regionale perché la Liguria è una delle regioni italiane con la tassazione regionale più alta.
Dopo la firma del protocollo d’intesa siglato il 19 dicembre scorso con la Regione, Cgil Cisl Uil Liguria hanno chiesto la prosecuzione della trattativa per intervenire ulteriormente – anche per il 2024 – a favore delle fasce più deboli della popolazione. Nell’incontro che si è svolto la scorsa settimana abbiamo chiesto un passo più deciso in questa direzione in considerazione anche del fatto che, entro il prossimo 15 aprile, le Regioni possono ridurre e rimodulare le aliquote regionali”. Lo rendono noto le sigle sinacali.
“Cgil Cisl Uil hanno condiviso con il Presidente Toti la necessità e l’utilità di allargare la fascia della no tax area per l’addizionale regionale portandola da zero a 15 mila euro a da zero a 28 mila euro. Cgil Cisl Uil hanno altresì concordato che l’aumento della tassazione delle fasce superiori ai 28 mila – necessario per coprire il minor gettito fiscale derivante da questa operazione – non gravasse in alcun modo, o addirittura determinasse un risparmio, sulla fascia da 28 a 50 mila euro, perimetro nel quale insistono un parte di liguri che vivono di lavoro dipendente o di pensione. Questa operazione può anche essere possibile grazie alla creazione di una unica grande fascia di no tax area fino a 28 mila euro che riguarderà tutti i redditi. Si tratta di un risultato che Cgil Cisl Uil definisco positivo in quanto metterà più risorse nelle tasche dei lavoratori e dei pensionati liguri rappresentati dal sindacato confederale.
Non appena sarà reso noto, Cgil Cisl Uil si riservano di valutare il disegno di legge elaborato dalla Regione, per verificarne i contenuti ed aggiornare il tavolo di confronto con Regione Liguria”, concludono le sigle sindacali