“E’ inaccettabile che in un Paese civile possano essere aggrediti, continuamente, degli operatori sanitari mentre svolgono il loro lavoro al servizio di tutti, in particolare nei reparti di Pronto soccorso. Purtroppo, anche in Liguria, dopo la pandemia da coronavirus, sembra che siano passati da ‘eroi’ a bersagli indifesi, in prima linea, nel mirino di violenti e sbandati. Oggi si celebra la Giornata nazionale contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari e socio-sanitari, istituita dalla Legge 113 del 14 agosto 2020 per sensibilizzare la collettività sull’allarmante fenomeno delle aggressioni al personale sanitario. L’ultimo episodio di violenza è stato quello registrato ieri al Galliera di Genova, dove una paziente che pretendeva di saltare la fila ha aggredito tre infermieri del Pronto soccorso. In Italia vengono denunciati circa 3.000 casi di minacce e aggressioni, spesso violente. La Liguria risulta tra le regioni più colpite, dopo Lombardia ed Emilia Romagna, registrando 331 casi di aggressioni fisiche o verbali nei soli primi 6 mesi del 2023. In sintesi, si registrano due aggressioni al giorno ai danni di operatori sanitari liguri, in particolare donne che finiscono nel mirino di violenti o persone socialmente pericolose. Bisogna cambiare rotta e occorre particolare tutela del personale sanitario perché svolge un servizio essenziale per tutti. In tal senso, auspico che venga destinato ulteriore personale delle Forze dell’ordine a difesa dei lavoratori dei presidi ospedalieri in prima linea nel nostro territorio”.
Lo ha dichiarato il consigliere regionale della Lega e presidente della II commissione Salute e Sicurezza sociale Brunello Brunetto.