Economia

Sviluppo economico, la Liguria raggiunge tutti target di spesa del Fesr 2014-2020 e aggiorna la “Road map bandi”

Regione Liguria all’avanguardia nella gestione dei fondi europei Fesr. È quanto emerge dal quadro delineato quest’oggi dal Dipartimento dello Sviluppo economico di Regione Liguria agli stakeholder di riferimento, nell’ambito del Salone Nautico Internazionale di Genova.

PROGRAMMAZIONE FESR 2014-2020

La Liguria infatti, ancor prima della chiusura della programmazione 2014-2020, la cui dotazione si aggirava attorno ai 377 milioni di euro, ha raggiunto tutti i target di riferimento previsti dal Programma Operativo del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (P.O. FESR), confermandosi, con un avanzamento totale degli impegni al 97% e delle erogazioni all’85%, tra le regioni più virtuose nell’utilizzo di tali risorse.

“Un orgoglio – spiega l’assessore regionale allo Sviluppo economico Andrea Benveduti – che premia il lavoro di squadra portato avanti in questi anni, che ha coinvolto, in primis, il dipartimento dello Sviluppo economico, le partecipate di Regione Liguria, il sistema camerale, le associazioni di categoria e i sindacati, con i quali abbiamo mantenuto un dialogo proficuo che ci sta permettendo, anche con strumenti innovativi nella gestione dei fondi europei, di soddisfare al meglio le esigenze delle imprese. L’obiettivo è raggiungere il 100% di attuazione della programmazione 2014-2020 appena possibile, per concentrarci ancor di più sul nuovo settennato”.

Tra i risultati raggiunti nei 6 assi della programmazione, brillano in ambito di ricerca e innovazione le 223 imprese che hanno ricevuto sovvenzioni a fondo perduto (target 2023: 175), con 261 nuovi ricercatori (target 2023: 80). Così come è stato più che raddoppiato il numero di imprese (7.727) che hanno ricevuto contributi a fondo perduto per progetti di investimento produttivo (target 2023: 3.700). Centrati anche gli obiettivi dell’agenda digitale, con un miglioramento dei servizi sanitari che ha coinvolto una popolazione di 1.565.127 persone (100% del target 2023); dell’energia, con una diminuzione del consumo annuale di energia primaria degli edifici pubblici di 12.011.546 kWh/anno (target 2023: 11.000.000) e con 2,14 chilometri di nuove (o migliorate) linee tranviarie e metropolitane (100% del target 2023); della difesa del territorio, con una popolazione di 41.453 persone che ha beneficiato di misure di protezione contro le alluvioni (100% del target 2023). Ottime anche le performance “sull’asse città”, con una diminuzione del consumo annuale di energia primaria degli edifici pubblici (target 2023: 2.600.00) e con 11.680 persone che hanno beneficiato di misure di protezione contro le alluvioni (100% del target 2023).

Le buone prassi dell’amministrazione regionale con la programmazione Fesr 2014-2020 hanno generato, inoltre, 467 milioni di investimenti privati: 60 milioni nella ricerca, 185 milioni nella competitività delle micro, piccole e medie imprese e 222 milioni attraverso strumenti finanziari sostenuti da fondi SIE (Struturali e di Investimento Europei) per prestiti, garanzie, investimenti azionari e quasi-azionari, per prodotto.

PROGRAMMAZIONE FESR 2021-2027

L’incontro è stato occasione anche per aggiornare la “Road Map” dei bandi per imprese ed enti pubblici, a valere sulla nuova programmazione Fesr 2021-2027, in uscita nei prossimi 8 mesi.

“Le ottime performance del settennato 2014-2020 ci hanno consentito di ottenere oltre 250 milioni in più sulla nuova programmazione – ricorda Benveduti – Nostro compito sarà quello di non disperdere nemmeno un euro dei 630 milioni di euro che avremo complessivamente a disposizione. Per farlo, rispettando da un lato i pressanti vincoli di spesa posti dall’Unione Europea, mantenuti nonostante l’avvio ritardato della programmazione comunitaria, e dall’altro fornendo per tempo agli operatori un quadro coerente e completo sulle opportunità del Fesr, ad aprile abbiamo inaugurato un percorso innovativo nella pianificazione delle risorse, che ha già suscitato l’interesse e gli apprezzamenti di altre regioni, con con cui inietteremo nel nostro tessuto economico circa 200 milioni di euro solamente nel primo anno solare”.

Cinque i principali filoni di crescita economica individuati in questa prima fase: l’energia (57 milioni di euro), la ricerca e lo sviluppo (41 milioni di euro), la finanza (28 milioni di euro), la digitalizzazione (10 milioni di euro) e gli investimenti produttivi (70 milioni di euro).

Al momento, dei 209 milioni previsti fino a giugno 2024 (declinati in 35 misure), sono stati attivati 10 bandi regionali per una somma complessiva di 60 milioni di euro.

“Cammin facendo – conclude Benveduti – stiamo rispettando gli impegni presi con le imprese e gli enti pubblici, smarcando le varie ‘tappe del tragitto’. Gli ottimi risultati di questi primi bandi, in termini di richieste e di adesioni, sono il segnale tangibile, non solo di quanto siano attese queste misure, ma anche che gli interessati si sono fatti trovare pronti”.

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