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Genova, Palazzo Galliera. L’assessore Mascia: “Soluzione SPIM ottimale per le potenzialità degli spazi”

«Per consentire la valorizzazione di palazzo Galliera, un edificio degradato che necessita di una severa opera di ristrutturazione e che ad oggi è totalmente inadatto ad ospitare non solo gli uffici del Municipio ma qualsiasi altra attività, abbiamo deciso di svincolarlo dalla destinazione a servizi pubblici, che lo avrebbe mantenuto fuori mercato, e di autorizzarne la vendita attraverso SPIM che, come noto, è una società partecipata pubblica e non c’entra nulla con qualche noto imprenditore privato citato a sproposito in commissione da chi rappresenta il gruppo del PD, come potenziale destinatario di presunti favori da parte dell’amministrazione comunale proprio su questa partita».

Lo dichiara l’assessore all’Urbanistica del Comune di Genova Mario Mascia, dopo l’approvazione della delibera sulla rimozione del vincolo a servizi pubblici su palazzo Galliera, nella zona di via Garibaldi, avvenuta ieri pomeriggio durante l’ultima seduta del Consiglio comunale.

L’assessore spiega l’iter che la delibera ha subìto prima di arrivare all’approvazione in Consiglio: «La modifica alla proposta è stata regolarmente caricata sul portale subito dopo la commissione ed inserita nella cartella condivisa con tutti i gruppi consiliari, in modo tale che potessero apprezzarla come segnale di disponibilità dell’amministrazione, a dissipare ogni equivoco o preoccupazione in merito al mantenimento della barra dritta sull’interesse pubblico della città. Dispiace constatare che alcuni consiglieri dell’opposizione abbiano lamentato di non essere stati avvisati, solo perché non hanno dato un’occhiata al database prima di venire in aula. Chi ha pensato e diramato il comunicato stampa per il gruppo Pd evidentemente deve essere andato in corto circuito perché abbiamo apportato un’integrazione alla proposta che specifica la destinazione dell’alienazione a favore di SPIM, società pubblica partecipata. Forse dovrebbe prendersela con sé stesso, per le sue sviste, più che con la Giunta Bucci, senza evocare improbabili iniziative giudiziarie in sede amministrativa, da cui peraltro un consigliere dello stesso gruppo consiliare si è pubblicamente dissociato in aula, ammettendo la legittimità dell’iter seguito per la delibera».

L’assessore Mascia specifica anche che la Giunta ha agito «recependo le preoccupazioni espresse dalle opposizioni in commissione, avendo a cuore la valorizzazione non solo dell’edificio in sé ma anche di tutto il polo museale che gli sta intorno, lavorando per valorizzare Genova, e le sue bellezze, mentre evidentemente c’è chi preferisce il degrado ed è contro la valorizzazione del patrimonio immobiliare del Comune».

Sulla bontà dell’operazione Mascia conclude che: «Quanto ho dichiarato in Consiglio comunale non va assolutamente contro quello che scrive SPIM sul suo sito, come ho letto in qualche articolo di giornale, perché la soluzione individuata dalla società pubblica per palazzo Galliera, che noi abbiamo appoggiato, è ottimale proprio per le potenzialità pubbliche degli spazi, perché  immagina molteplici attività durante tutto l’arco dell’anno, all’insegna dell’inclusione e della poli-cultura: un luogo restituito alla città, una sorta di giardino aperto alla città, dove sono previste tutte quelle funzioni di supporto dedicate ai residenti, ai turisti e alle istituzioni limitrofe di Palazzo Bianco e Palazzo Tursi».

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