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Liguria “spopolata”, a rischio l’esistenza di decine di comuni

Allarme rosso per la popolazione ligure a rischio…..estinzione. Un sostantivo forse eccessivo ma il problema dello spopolamento è ben presente nelle nostre città a cominciare dal capoluogo ligure, Genova che negli ultimi 50 anni è passato dagli 830.000 abitanti del 1971 a 570.000 del 2022.

La situazione risulta evidente nell’elaborazione effettuata dal docente genovese Francesco Gastaldi, che insegna Urbanistica all’Università IUAV di Venezia. Si tratta di dati ricavati da fonti Istat e Anagrafi comunali per il periodo 2002-2021.

A patire maggiormente lo spopolamento sono i Comuni marginali interni, specialmente nelle provincie di Imperia e di Savona, così come nel retroterra genovese, situati alle quote più alte, aree lontane dalle zone costiere e dalle principali linee di comunicazione.

Nel Savonese scontano un calo progressivo della popolazione i piccoli Comuni di Arnasco, Magliolo, Piana Crixia, Stellanello, Balestrino, Plodio, Bardineto, Mioglia, Pontinvrea, Urbe, Giustenice, Murialdo, Rialto, Casanova Lerrone, Pallare, Roccavignale e Vezzi Portio. Orco Feglino fa eccezione per un lieve aumento registrato negli ultimi anni.

Ci sono soprattutto i minuscoli campanili sotto i 500 abitanti, che vedono un continuo depauperamento di residenti: Castelbianco, Osiglia, Castelvecchio di Rocca Barbena, Osiglia, Massimino (Comune più piccolo della provincia di Savona con 104 abitanti), Onzo, Testico, Erli, Bormida, Osiglia, Vendone, Giusvalla e Nasino.

In provincia di Imperia sono numerosi i micro-Comuni, sotto le 500 “anime”, che di anno in anno vedono i propri residenti ridursi al lumicino: Airole, Cosio d’Arroscia, Triora, Caravonica, Montegrosso Pian Latte, Prelà, Vasia, Aquila d’Arroscia, Castel Vittorio, Olivetta San Michele, Armo (ente più piccolo della provincia di Imperia con 116 abitanti), Vessalico, Cesio, Rezzo, Villa Faraldi, Aurigo; Lucinasco, Pietrabruna, Bajardo, Seborga, Mendatica e Borghetto d’Arroscia. Fanno eccezione, per un leggero aumento negli ultimi anni, Rocchetta Nervina e Terzorio.

Decrescita segnata anche per i Comuni di Borgomaro, Pornassio, Montalto Carpasio, Costarainera, Diano Arentino, Ranzo, Isolabona, Perinaldo; Chiusanico, Chiusavecchia, Pigna e Molini di Triora. Minime eccezioni per Apricale, Civezza e Pompeiana – anch’essi fra i 500 e 1000 abitanti – che sembrano godere di una timida ripresa.

Per la provincia di Genova, se ci si limita ai Comuni di dimensioni ridotte, rischiano lo spopolamento Orero, Crocefieschi, Tribogna, Rezzoaglio, Valbrevenna, Neirone e Rovegno insieme ai territori comunali (sotto i 500 abitanti) di Coreglia Ligure, Gorreto, Portofino, Tiglieto, Lorsica, Propata, Montebruno, Fascia, Fontanigorda, Favale di Malvaro, Vobbia, Rondanina (il Comune più piccolo della Liguria con 59 abitanti). Da notare Portofino (374 abitanti) che rivela dinamiche demografiche simili a quelle dei Comuni montani interni.

Per la zona spezzina, i Comuni indirizzati verso il calo demografico sono Bonassola, Carro, Framura, Pignone, Vernazza, Carrodano, Maissana, Rocchetta di Vara, Borghetto di Vara e Zignago (Comune più piccolo della provincia della Spezia con 488 abitanti).

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