Quindici lavoratori del reparto Ricottura del ciclo latta dello stabilimento ex Ilva di Genova hanno ricevuto questa mattina lettera di messa in libertà: non riceveranno lo stipendio per il turno di oggi. Venzano, segretario Fim Cisl Liguria, afferma: “E’ inaccettabile quanto deciso dall’azienda sulla messa in libertà dei lavoratori, siamo di fronte all’ennesima forzatura: sono stati loro a rompere il tavolo delle trattative e questo atteggiamento provocatorio deve essere immediatamente biasimato dal Governo. A Roma devono dare segnali, nei tavoli ministeriali va sempre tutto bene poi a livello locale l’azienda fa il bello e cattivo tempo intanto i vari Ministri interessati non intervengono mai. E’ l’ora di finirla, cosa aspetta il Governo ad alzare la voce contro l’azienda? Forse qualcuno ha scordato che il Governo è azionista di Acciaierie d’Italia. Non si può andare avanti così. Chiediamo che tutta la città partecipi alla sottoscrizione che abbiamo attivato per un fondo a favore dei lavoratori”
Il provvedimento è stato adottato in quanto l’azienda aveva chiesto ai sindacati di rimodulare le modalità di sciopero per non creare disagi in altri reparti che sarebbero stati chiusi per ragioni di sicurezza ma quando i sindacati avevano chiesto un approfondimento non erano arrivate risposte.
La FIOM ha fatto sapere che nelle prossime ore verranno fatte valutazioni in merito, ma lo sciopero di un’ora ogni giorno con i presìdi ai varchi merci, continua.
E’ scattata la solidarietà di “tutti i soggetti che si sentono coinvolti da questa battaglia e vicini ai valori del mondo del lavoro di aiutare e sostenere economicamente i lavoratori in questa lotta”.