Albisola Superiore. Letimbro Scarl, il gruppo di imprese che sta realizzando la nuova Aurelia bis tra Albisola Superiore e Savona Mongrifone, ha ottenuto una proroga, con scadenza 31 dicembre 2019, per lo smaltimento del materiale di scavo delle gallerie. L’aggiornamento del cronoprogramma, richiesto a causa del protrarsi dell’esecuzione dei lavori, è stato accompagnato da alcune modifiche del piano di utilizzo delle terre scavate: non sono previste variazioni nelle destinazioni, ma soltanto nella distribuzione dei quantitativi. Alla fine del 2016 erano stati inviati a destinazione 260 mila metri cubi di materiale, di cui 56 mila metri cubi riutilizzati all’interno dei cantieri per l’Aurelia bis, 162 mila metri cubi per il terminal contenitori di Vado Ligure e 42 mila in altri siti. Il quantitativo totale ancora da conferire è di 420 mila metri cubi, di cui 177 mila da riutilizzare in cantiere, 203 mila da inviare al terminal di Vado e 40 mila in siti diversi.
Proprio la gestione del materiale di scavo è stata oggetto, lunedì scorso, di una seconda ordinanza firmata dal sindaco di Albisola Superiore Franco Orsi. Con la prima ordinanza, quattro mesi or sono, il sindaco aveva impegnato l’impresa costruttrice a contenere la dispersione delle polveri connesse al deposito delle terre su grandi cumuli in località Grana. Successivamente gli abitanti della zona avevano continuato a segnalare disagi, C’era stato un sopralluogo di Polizia municipale, Asl e Arpal con un rapporto che faceva emergere inottemperanze all’ordinanza e problemi alle abitazioni circostanti, poi nel febbraio scorso un incontro in prefettura con il fermo temporaneo degli scavi, anche per permettere la riduzione dei cumuli.
Il problema è che per rimuovere le terre abbancate è necessario movimentare i cumuli, con tutto quello che ne consegue. Di qui la necessità di una seconda ordinanza nei confronti di Letimbro Scarl, che dovrà provvedere con urgenza (e comunque prima della ripresa degli scavi) all’installazione in cantiere di una barriera antipolvere e antirumore nel cantiere di Grana lunga almeno 50 metri e alta 6, dotata lungo il bordo di un sistema di nebulizzatori che bagnando i cumuli favorisca l’abbattimento delle polveri. Identici accorgimenti dovranno essere adottati nell’area di deposito di località Poggio Azzurro, mentre l’impresa dovrà anche provvedere alla riparazione della strada, all’incrocio tra ponte Pertini e via Saettone, dove il passaggio dei mezzi pesanti ha provocato dei cedimenti dell’asfalto. (fonte Savona Uno)