Vado Ligure. Poche le persone che hanno usufruito della possibilità di accedere ad approfondimenti in merito alla variante al progetto della piattaforma Maersk offerta dall’autorità portuale il mercoledì e il giovedì con uno sportello in Comune. L’affluenza è stata tanto bassa, si parla di una sola persona interessata che si è presentata effettivamente per ogni giornata, che ormai si pensa di chiudere l’esperienza qualora nelle prossime due o tre giornate di apertura si manterrà questo tipo di andamento. Ma qual’è il motivo di tanto disinteresse su una questione che solo cinque o sei anni fa suscitava non solo dibattiti ma aveva messo in piedi una serie di barricate tra favorevoli e contrari nel paese alla realizzazione stessa della multipurpose?. Il presidente di Port Authority Gianluigi Miazza prova a spiegare la situazione e si dice comunque soddisfatto di come stanno procedendo le informative volute dal suo ente sul territorio.
“E’ vero per ogni giornata che abbiamo impiegato per lo sportello di informazioni sulla variante alla piattaforma abbiamo riscontrato la presenza di una sola persona. Ma questo secondo me non è il punto sul quale dobbiamo basare la nostra analisi. Anche perché lo sportello creato per risolvere con i nostri tecnici tutti i possibili dubbi tra i cittadini vadesi in materia di variante non è stato l’unico appuntamento che abbiamo organizzato a Vado.
Sono stati ben due gli incontri pubblici indetti al Sea Art Hotel, uno con i capigruppo in Comune e l’altro con i commercianti che hanno visto un’ampia partecipazione di persone. Devo dire che hanno anche posto in molti domande pertinenti e calzanti. Certo chi era contrario non sarà diventato favorevole solo perché lo abbiamo incontrato, ma tutti credo sono rimasti molto soddisfatti delle risposte che hanno ottenuto”. Sulla permanenza dello sportello in Comune Miazza ha proseguito: “Proseguiremo il mercoledì al mattino e il giovedì al pomeriggio a tenere aperto lo sportello. Certo se le affluenze proseguiranno con i numeri conosciuti finora allora ne prenderemo atto e lo interromperemo. Ciò non significa però che interromperemo anche il dialogo con i vadesi, anzi, lasceremo detto in Comune che chi intende avere informazioni può rilasciare nominativi, mail, indirizzo e numero di telefono e sarà nostra cura rintracciarlo per un incontro”.
Miazza ieri ha anche incontrato gli abitanti del quartiere Gheia per affrontare le problematiche di quanto stabilisce l’accordo di programma: “E’ stato anche questo un momento molto interessante – ha detto Miazza- rispetto a otto anni fa quando l’accordo di programma fu varato sono infatti cambiate molte cose. In primis si pensava di costruire un complesso residenziale sui terreni S 16 accanto alla ex coop di Vado, e questo per tutta una serie di problemi burocratici e in capo ai partecipanti all’operazione non è avvenuto e in seconda battuta il progetto della piattaforma nel frattempo ha preso forma e sarà una realtà entro i prossimi due o tre anni. Quindi urgeva trovare delle soluzioni per i residenti di 27 alloggi del quartiere.
Soluzioni che abbiamo trovato parlando con i ministeri competenti e ottenendo il disco verde per un’operazione di acquisto dai proprietari di quegli immobili. Questo sarà possibile dopo l’espletamento di perizie e contabilità che dovremo inviare a Roma, entro l’anno. Credo che sia la strada migliore. Non tutti i proprietari abitano queste case. C’è chi le abita, chi le tiene vuote e chi magari, nonostante nelle vicinanze realizzeremo il sovrapasso della piattaforma, intende rimanerci. Quindi a questo punto chi decide di vendere effettivamente potrà trovare un altro alloggio a sua discrezione in un altra zona”.