Savona. Potrebbe essere lo stesso governatore Giovanni Toti in visita a Savona sabato prossimo ad incoronare candidata per Forza Italia e l’area di Centrodestra alla carica di primo cittadino l’avvocato savonese Ilaria Caprioglio.
Le quotazioni dell’ex modella a rappresentare l’area dei moderati per la corsa a Palazzo Sisto sembrano essere in netta ascesa in queste ore.
Sabato scorso la Lega Nord aveva lanciato la candidatura del suo capogruppo in Comune Massimo Arecco, invece un paio di giorni fa era stata la volta di un’altra candidatura, quella di Fratelli d’Italia, che ha lanciato un altro avvocato di lunga esperienza in Comune, Alessandro Parino verso lo scranno più alto della città.
Parino sulla possibile discesa in campo della Caprioglio aveva affermato: “Nulla osta contro l’arrivo in campo della Caprioglio. Valuteremo come per le convocazioni in nazionale, tutte le varie candidature in campo e sceglieremo serenamente quella che meglio può rappresentare tutta la nostra area di riferimento e poi correremo compatti intorno alla persona scelta. Partiamo in svantaggio ma possiamo farcela”.
Ma a complicare la partita dei due schieramenti tradizionali, quello rappresentato da Cristina Battaglia, recente vincitrice delle Primarie del Centrosinistra e quello di Centrodestra, ammesso e non concesso che vada verso l’unità di intenti e di candidata, si insinuerebbe un ‘terzo incomodo’ da non sottovalutare.
Si tratta del candidato Cinque Stelle Salvatore Diaspro. Di origini napoletane, ma da molti anni impiegato come cancelliere in tribunale e nel sociale – politico della città.
Potrebbe essere lui l’outsider o il front – runner rivelazione di queste elezioni, specie se si dovesse prospettare un ballottaggio.
Sarebbe infatti difficile, in quel caso, per il Centrosinistra recuperare i consensi sulla sinistra più radicale da Rete a Sinistra, a Rifondazione comunista, specie se all’eventuale ballottaggio arrivassero proprio i Cinque Stelle.
Diverso forse lo scenario se invece al secondo turno la partita si giocasse in modo meno trasversale e più tradizionale tra Centrosinistra e Centrodestra, quindi con un duello diretto tra le due donne, la Battaglia e forse la Caprioglio: in quel caso probabilmente se non gli stati maggiori dei partiti a sinistra del Pd, il loro elettorato, di fronte al rischio di far finire la città nelle mani della destra, potrebbero optare per un sostegno a Cristina Battaglia.
Ma per ora sono solo ipotesi di scuola, la partita è appena alle battute iniziali ed è apertissima in tutte le direzioni.