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Terziario, raggiunto accordo Confesercenti-sindacati per il rinnovo del contratto nazionale

Confesercenti ed i sindacati dei lavoratori Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs hanno siglato un’ipotesi di accordo per il rinnovo del contratto nazionale del lavoro Terziario, distribuzione e servizi, comparto che ha più di 3,5 milioni di lavoratori. L’ipotesi di accordo sarà efficace fino al 31 marzo 2027. Dal punto di vista economico si prevede un aumento salariale lordo a regime di 240 euro su base mensile per le figure inquadrate nel quarto livello del contratto nazionale, di cui i primi 70 euro verranno corrisposti già a partire da aprile.

Programmata anche la corresponsione di un importo forfettario aggiuntivo “una tantum”, pari a 350 euro lordi sul quarto livello, che verrà corrisposto in due rate, la prima di 175 euro con la retribuzione di luglio 2024, la seconda di 175 euro con la retribuzione di luglio 2025. Viene inoltre rafforzata l’assistenza sanitaria integrativa, si potenziano i congedi parentali e le risposte di protezione sociale per le donne vittima di violenza.

«Una notizia attesa dalle imprese liguri, che speriamo possa dare alcune risposte al mismatch tra domanda e offerta di lavoro e che possa essere di buon viatico per la Pasqua, i ponti primaverili e la partenza della stagione estiva – commenta Andrea Dameri, direttore regionale Confesercenti –. L’auspicio è inoltre che tale rinnovo possa portare nuova linfa alla contrattazione territoriale per i settori commercio e turismo anche nella nostra regione».

La firma arriva dopo un lungo percorso negoziale. La trattativa, condotta unitariamente da Confesercenti e Confcommercio, è stata infatti condizionata da eventi eccezionali, dalla pandemia alla corsa dell’inflazione, che hanno avuto un impatto rilevante sulle imprese del comparto e sui consumi delle famiglie. Il cui recupero non è ancora avvenuto: in termini reali, a fine 2024 la spesa media annuale sarà ancora oltre 1.600 euro sotto i livelli pre-pandemia. Nonostante il difficile quadro economico, l’impegno per il rinnovo del contratto collettivo nazionale è stato costante, ed ha avuto un risultato iniziale con la sottoscrizione del protocollo straordinario del 12 dicembre 2022, che ha dato una prima risposta economica per sostenere il potere d’acquisto dei lavoratori.

Il risultato raggiunto è frutto di una volontà condivisa dalle parti di contrastare il fenomeno del lavoro povero con misure specifiche e dare una adeguata risposta economica e normativa a milioni di lavoratori, offrendo allo stesso tempo attenzione e giusto rilievo all’emergere di nuovi profili professionali legati alle moderne tecnologie, con la classificazione ora estesa alle figure dell’ecommerce, del terziario avanzato e della comunicazione. Sul piano normativo, l’ipotesi siglata fornisce risposte importanti alle imprese. A partire dalla flessibilità, con l’implementazione del contratto a tempo determinato per fornire risposte all’esigenza di fluttuazione e stagionalità delle attività delle imprese. Si amplia anche la sfera di applicazione, che include ora marketing operativo, dark store e centri di assistenza fiscale.

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