“Nel corso della riunione tenuta presso l’Unione Industriali, la delegazione aziendale ha chiesto alle categorie sindacali dei trasporti un accordo che consenta di derogare i limiti di legge per le assunzioni a tempo determinato, richiesta che coinvolge 20 operai, di cui i primi 9 con contratto in scadenza il prossimo 27 marzo; un preavviso troppo breve, quasi scorretto, mirato a una forzatura fatta sui timori dei lavoratori”. Lo rendono CGIL e Filt Savona in merito alla stabilizzazione dei lavoratori precari di APMTerminals di Maersk e Cosco.
“L’azienda ha aggiunto che, in assenza dell’accordo, sarebbe costretta ad interrompere il rapporto di lavoro, sebbene lo stesso si sia costituito a fronte di Protocolli Sindacali e impegni istituzionali e con il supporto di specifici corsi formativi parte dei quali sviluppati attraverso risorse pubbliche. Le motivazioni alla base di questa richiesta sarebbero da ricercarsi nell’instabilità in corso nel Mar Rosso che ha modificato le rotte marittime delle navi e ridotto parzialmente i volumi di traffico nei terminal portuali del Mediterraneo.
“Non si comprende quindi come si possa conciliare la richiesta di non stabilizzare i precari in relazione anche al piano occupazionale che prevede l’assunzione di 401 addetti, tanto più che l’assunzione a tempo indeterminato dei dipendenti con contratto in scadenza non influisce sui costi aziendali. Crediamo sia necessario un altro modello sociale e di sviluppo, che metta al centro la dignità e la vita delle persone a partire dal contrasto alla precarietà che rende il lavoro insicuro. A questa considerazione va aggiunto il fatto che nel savonese – dove i nuovi occupati continuano ad essere troppo pochi e la precarietà la fa da padrona – oltre il 90 per cento dei nuovi contratti di lavoro è precario”.
“E’ necessario pertanto che il sindacato si faccia trovare unito nel rigettare la richiesta aziendale pretendendo la stabilizzazione dei lavoratori, oggi “sotto ricatto” per i brevi tempi di preavviso e le imminenti scadenze – concludono Cgil e Filt Savona – Contestualmente occorre che l’Autorità di Sistema Portuale e le Istituzioni locali dopo le iniziative svolte insieme al sindacato per l’avvio della Piattaforma, congiuntamente alla politica si interessino alla vicenda perché il territorio continui ad avere un ritorno in termini occupazionali dagli investimenti in itinere”.