Cultura e Spettacoli Genova

Genova, ottimo debuto per “La Storia in Piazza”. Il programma per la giornata di oggi

È iniziata con una grande partecipazione la XII edizione de La Storia in piazza dedicata quest’anno al tema “Storia segreta” e curata da Luciano Canfora con Franco Cardini e Anna Foa.

La mattinata ha ospitato il programma ad hoc di letture, laboratori, lezioni destinato alle scuole. Alcuni incontri erano trasmessi anche in diretta streaming. L’attenzione riservata alla scuola e ai giovani è da sempre uno dei tratti distintivi del programma della Storia in PiazzaLe proposte, inoltre, per il carattere fortemente interdisciplinare, offrono alle scuole un ventaglio molto ampio di spunti anche in termini di orientamento.

In questa edizione ha fatto il suo esordio a La Storia in piazza “Unige: futuro in ricerca”, una speciale sezione dedicata all’Università di Genova. Nella Sala Liguria si è svolto “Futuro in ricerca”, uno spazio all’interno del quale si sono svolte brevi presentazioni di ricerche in corso da parte di dottorandi in Storia, Storia dell’Arte e Archeologia di UniGe.

Oggi sarà il secondo di questi quattro giorni intensi di incontri, conferenze, lezioni magistrali, reading, mostre e laboratori.

Il programma prevede, tra gli altri, un intervento dello storico e divulgatore Alessandro Vanoli che alle ore 16 parlerà nella Sala del Maggior Consiglio, di Islam e tradizione mediterranea, mentre alla stessa ora Sala Liguria ospiterà la conferenza di Angelo Germinario dal titolo I protocolli degli Anziani Savi di Sion.

Un focus verrà riservato a storie straordinarie di coraggio, tra cui quella del muratore piemontese Lorenzo Perrone che ad Auschwitz salvò lo scrittore Primo Levi: Gli ultimi della fila. Storie di partigiani tedeschi e di umili “Giusti tra le nazioni”, questo il titolo della conferenza di Carlo Greppi (ore 17, Sala del Maggior Consiglio).

La Sala del Maggior Consiglio ospiterà anche, alle ore 18, l’approfondimento di Donatella Di Cesare sui Quaderni neri di Heidegger, una sorta di segreto diario filosofico del grande filosofo tedesco, che copre un arco di tempo molto esteso che va dal 1931 al 1975.

Da ricordare anche la serata evento delle ore 21 nella Sala del Minor Consiglio in cui si parlerà del Mistero Walt Disney. Luci e ombre sul più celebre cartoonist di tutti i tempi. Oltre a ripercorrere la storia dei suoi grandi successi, si prenderanno in esame aspetti meno noti al grande pubblico, dai rapporti dialettici con il governo USA fino all’incontro nel 1935 con Mussolini. L’appuntamento, a cura di Cristiano Palozzi, vede la partecipazione dei critici, autori e conduttori tv Oreste De Fornari e Marco Giusti. Interverranno l’autore di fumetti e disegnatore per Walt Disney Company, Andrea Ferraris, e il critico cinematografico e direttore editoriale di Falsopiano, Roberto Lasagna.

La Storia in piazza 2023 è uno degli appuntamenti di Genova Capitale del Libro 2023, riconoscimento che Genova ha ottenuto dal Ministero della Cultura.

Tutto il programma è reperibile sul sito www.palazzoducale.genova.it

 

Il programma di domani nel dettaglio

ore 15 – Archivio Storico

Francesca De Robertis

Ombre sulla fine di Giordano Bruno

Nel 1885 un professore parigino, Théophile Desdouits, pubblicò un volume in cui sosteneva che il rogo di Giordano Bruno fosse solo una leggenda e che il Nolano fosse stato bruciato in effigie. La tesi si fondava sulla dimostrazione della non autenticità dell’unico documento fino a quel momento conosciuto sulla morte del filosofo: una controversa lettera dell’umanista e filologo Kaspar Schoppe al giurista Rittershausen, datata 17 febbraio 1600. Sempre nella seconda metà dell’Ottocento, la discussione sulla opportunità di costruire una statua in onore di Bruno in Campo de’ Fiori si intrecciò col dibattito intorno all’orientamento ideale del Regno d’Italia: la proposta di un monumento al Nolano, avanzata dal mondo universitario, divenne ben presto occasione di scontro tra Chiesa e Stato.

Francesca De Robertis, docente di Greco e Latino, è dottore di Ricerca in Filologia Classica presso l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro e in Storia Moderna presso la Scuola Superiore di Studi Storici di San Marino.

 

Ore 16 – Sala del Maggior Consiglio

Alessandro Vanoli

Un’antichità inventata. L’islam e la tradizione mediterranea

Nell’Ottocento, i segni e le idee della nazione che stavano dilagando in Europa a seguito della Rivoluzione francese giunsero anche nei territori islamici. Cominciò da lì un’invenzione e una riscrittura della storia, alla ricerca di radici classiche che potessero competere con la tradizione greca e romana dei paesi coloniali.

Alessandro Vanoli. Storico, scrittore e divulgatore. Ha insegnato presso l’Università di Bologna per un breve periodo anche presso l’Università Statale di Milano,

 

Ore 16 Archivio Storico

Francesco Monticini

La caduta di Costantinopoli nel racconto delle spie. Il caso di Jacopo Tedaldi

L’assedio ottomano di Costantinopoli del 1453 si pose al centro di un complesso panorama strategico comprendente l’intero scacchiere geopolitico mediterraneo. La Cronaca di Jacopo Tedaldi permette di accedere alla ricostruzione dell’evento – e dei diversi ruoli giocati dalle varie potenze coinvolte – da un punto di vista privilegiato: quello di un testimone oculare investito di operazioni di intelligence, tanto capace di sfuggire alla cattura dei Turchi quanto di riprodurre su carta i sistemi difensivi della capitale d’Oriente. Il testo, redatto in francese e rielaborato in territorio veneziano da esponenti della fazione filobizantina del senato della Serenissima, avrebbe raggiunto in via riservata Avignone, sede di uno dei più potenti cardinali della Curia romana. Entro pochi anni, in Borgogna, alla corte del duca Filippo il Buono, sarebbe stato trasformato in uno strumento di propaganda finalizzato a coinvolgere l’intera Europa cristiana in un progetto di crociata contro il sultano.

Francesco Monticini ha conseguito il dottorato di ricerca in cotutela tra l’Università di Roma Tre e l’École des Hautes Études en Sciences Sociales di Parigi, specializzandosi in Civiltà bizantina.

 

Ore 16 Sala Liguria

Francesco Germinario

I Protocolli degli Anziani Savi di Sion

Si tratta del falso più famoso e più letto nel Novecento. Pubblicato nella Russia zarista, inizia il suo “viaggio” in Europa subito dopo il 1918.  Testo base dell’antisemitismo, sostiene che è in atto la cospirazione ebraica per il dominio del mondo. Dall’economia alla politica, fino alla cultura, tutto è in mano agli ebrei, che proprio nell’epoca attuale stanno realizzando il loro piano di conquista.

Diversi modi per interpretare e soprattutto per comprendere il successo dei Protocolli:

Francesco Germinario ha conseguito in passato le abilitazioni a professore associato in Storia contemporanea e in Filosofia politica. È autore di diversi volumi sul pensiero politico di Georges Sorel, la cultura politica della destra del Novecento, il fascismo diciannovista, l’immaginario antisemita.

 

Ore 17 Sala del Maggior Consiglio

Carlo Greppi

Gli ultimi della fila. Storie di partigiani tedeschi e di umili “Giusti tra le nazioni”

Perché alcune storie di vita straordinarie restano a lungo avvolte in una fitta coltre di oblio? Talvolta è la ricerca storica ad aver bisogno di tempo per inquadrare la loro importanza, in altri casi è il complesso procedere della memoria pubblica che, soffermandosi su altro, le trascura. Esemplare è la vicenda dei partigiani tedeschi in Italia: a differenza di Rudolf Jacobs, uno dei pochi che ha goduto di una relativa notorietà fin dall’immediato dopoguerra, la maggior parte delle loro storie sono ancora da scoprire. Al contempo le parabole umane dei “Giusti tra le nazioni” di umili origini, a differenza di celebri figure di industriali, diplomatici e in generale di salvatori con una “buona posizione”, sono rimaste a lungo in secondo piano. Come quella meravigliosa e struggente di Lorenzo Perrone, il muratore piemontese che ad Auschwitz salvò Primo Levi. Ed è solo grazie a un lavoro corale che coinvolge la memoria delle comunità, gli archivi e le fonti disseminate ovunque che si può cercare di raccontare queste storie, e portarle alla luce.

Carlo Greppi, storico, è autore di numerosi saggi sulla storia del Novecento.

 

Ore 17 Archivio Storico

Giuseppe Sertoli

Eros e politica. Voci maschili e voci femminili nelle storie segrete inglesi di ultimo ‘600 e primo ‘700

I decenni a cavallo fra Seicento e Settecento rappresentano, in Inghilterra, un momento di grande diffusione del genere di storia segreta inaugurato da Procopio di Cesarea (VI sec.) con i suoi Anekdota. Tradotti in inglese nel 1674, essi diventano il modello per una serie di opere che nei cinquant’anni successivi usano la rivelazione di segreti attinenti alla vita pubblica e privata di sovrani, ministri e uomini di governo come strumento di lotta politica e mobilitazione della nascente opinione pubblica. Opere di mano tanto maschile quanto femminile. Non poche storie segrete vengono infatti scritte da donne, fra le primissime attive sulla scena letteraria inglese, che sfruttano pettegolezzi e scandali sessuali dell’establishment politico e sociale per farne lo specchio della condizione femminile e produrre opere che sono fra le più coraggiose forme di quello che oggi viene chiamato modern women’s writing.

Giuseppe Sertoli (Sondrio 1943) è professore Emerito di Letteratura inglese presso l’Università di Genova

Ore 17 Sala Liguria

Marina Montesano

Altro che Lady Oscar… Storie segrete e irraccontabili di cross dressing

La storia di Oscar François de Jarjayes, comandante della guardia reale francese al tempo della Rivoluzione, segretamente una donna educata sin da bambina come un uomo, ha colpito l’immaginario di quanti hanno guardato, nel 1980, l’anime Lady Oscar. La letteratura medievale rigurgita di donne vestite da uomini e che come tali si fanno passare per una serie di motivi disparati; come Marina, che entra in un monastero maschile e vive l’intera esistenza fingendosi un eunuco; come Silence, allevata dai genitori come un maschio, e incerta nella vita adulta su quale strada seguire; come Blanchardine, che nel Tristan de Nanteuil  è una ragazza vestita da cavaliere che tiene nascosta la propria identità fino a una imprevedibile soluzione; oppure, passando dai romanzi alla realtà, come Giovanna d’Arco, che ai suoi abiti cavallereschi non volle rinunciare neppure dinanzi alla morte.

Marina Montesano è professoressa Ordinaria di Storia medievale presso l’Università di Messina.

 

Ore 18 Sala del Maggior Consiglio

Donatella Di Cesare

I Quaderni neri di Heiddegger

Quaderni neri, pubblicati a partire dal 2014, costituiscono una sorta di segreto diario filosofico del grande filosofo tedesco Martin Heidegger. Coprono un arco di tempo molto esteso che va dal 1931 al 1975. Per ora sono apparsi i primi volumi e la pubblicazione è tuttora in corso presso l’editore Klostermann. I quaderni disegnano un paesaggio oscuro e tragico, rischiarato da profondi sguardi filosofici e potenti visioni escatologiche. Ne emerge il pensiero politico di Heidegger, la sua adesione al nazionalsocialismo, la sua visione dell’Europa, il suo antisemitismo. Si tratta di pensieri che il filosofo non intendeva rendere pubblici in quegli anni e che ha consegnato a quelle pagine.

Donatella Di Cesare insegna Filosofia teoretica alla Sapienza Università di Roma.

 

Ore 18 Archivio di Stato

Lorenzo Tanzini

Quello che in politica non si può dire. Storia segreta della Congiura dei Pazzi

La congiura dei Pazzi, nella Firenze della primavera 1478, è uno degli avvenimenti più noti della storia dell’Italia quattrocentesca: per il fascino della figura di Lorenzo il Magnifico e del suo sfortunato fratello Giuliano, e per la luce fosca che getta sulle pratiche politiche dell’epoca del Rinascimento. Ma il racconto della vicenda, se ben analizzato, offre la possibilità di una prospettiva molto più vasta, per comprendere il complicato gioco tra ciò che viene comunicato in pubblico, nella girandola di messaggi diplomatici, e ciò che corre nel discorso sotterraneo: i messaggi cifrati, le rivalità nascoste, le complicate alchimie finanziarie tra gli stati. Ciò che di segreto e nascosto la congiura può rivelarci è proprio la natura del potere, che attraverso le vicende anche tragiche di quegli anni turbolenti cambia i suoi connotati dalle tradizioni medievali verso i risvolti affascinanti – ma spesso sinistri – della nascente modernità.

Lorenzo Tanzini è professore associato di Storia medievale all’Università di Cagliari.

Ore 19 Sala del Maggior Consiglio

Guido Festinese

Il Jazz, la musica segreta

Riprendendo il singolare paradosso ben messo in evidenza in un celebre racconto da Edgar Allan Poe, il miglior modo per nascondere un segreto (un oggetto, un’idea, un dato che dovrebbe essere d’immediata evidenza) è di tenerlo bene in vista. Il Jazz si presta ad essere un segreto di immediata evidenza, dal momento che ha messo in atto un colossale processo di cambiamento nella storia delle musiche e delle culture.

Perché il Jazz, come molte altre musiche afroamericane (il blues, il tango, lo choro, ad esempio) ha di fatto costruito, per dirla con un grande compositore, il sistema nervoso centrale musicale del Novecento, e abita questo nuovo millennio con la stessa rilevanza profonda, pur avendo avuto bisogno di un “International Jazz Day” sotto l’egida dell’Unesco per essere riconosciuto non solo come esistente, ma come patrimonio culturale dell’umanità.

Nella caccia ai segreti del jazz viaggeremo nei molti pregiudizi e luoghi comuni che, alla fine hanno costruito la presunta “alterità” segreta del jazz.

Guido Festinese è giornalista professionista e scrittore, già docente di Storia del Jazz ed Estetica delle musiche afroamericane presso il Conservatorio N. Paganini di Genova

Ore 19 Archivio di Stato

Alberto De Simone

La voce delle forme. Promenade interculturale nei territori dell’arte e della filosofia, tra Oriente e Occidente

Storie di incontri, confronti, scambi e contaminazioni, celati alla memoria degli eventi e rivelati attraverso il linguaggio dei simboli e la lingua delle cose. Storie invisibili e profonde di popoli, lingue e culture in viaggio ed in dialogo, custodite e raccontate nella metamorfosi delle forme, attraverso i secoli e nelle pieghe della “Storia”, oltre i confini dei territori e delle civiltà, dell’ortodossia e della memoria.

Alberto De Simone è direttore del CELSO Istituto di Studi Orientali – Dipartimento Studi Asiatici.

Docente di Estetica Interculturale, Storia e Storia dell’arte cinese e giapponese

Ore 21 Sala del Minor Consiglio

Oreste De FornariMarco GiustiAndrea FerrarisRoberto Lasagna

Il mistero Walt Disney.  Luci e ombre sul più celebre cartoonist di tutti i tempi
A cura di Cristiano Palozzi,

Serata-evento, a cura di Cristiano Palozzi, coadiuvata da racconti e immagini sul grande animatore, imprenditore, produttore cinematografico, regista e doppiatore. Oltre a ripercorrere la storia dei suoi grandi successi, si prenderà in esame un Walt Disney meno noto al grande pubblico. Dai rapporti dialettici con il governo USA attraverso i decenni (da Roosevelt a Truman), al tour in Sudamerica all’insegna del Buon Vicinato (Saludos AmigosI tre caballeros, José Carioca), ai cartoon di propaganda antinazista durante la Seconda guerra mondiale, agli anni di McCarthy (Disney è “testimone amichevole” davanti alla Commissione per le attività antiamericane). Nel 1935 Walt Disney viene in Italia. Cosa è successo durante l’incontro con Mussolini e cosa si sono detti?

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