Il giovedì di “buco” lasciato dal Governo Conte tra l’annuncio del DPCM e la sua entrata in vigore con l’Italia suddivisa in tre zone (gialla, arancione e rossa) ha consentito a chi è proprietario di una seconda casa in Liguria (zona gialla e quindi soggetta a meno restrizioni) di lasciare Piemonte o Lombardia e di raggiungere la nostra regione. Lo si è capito dall’incremento del traffico che si è avuto ieri sulla rete autostradale ligure. Nulla di illegale, sia chiaro, ma già c’è chi ha scritto su Facebook messaggi non proprio accoglienti. Insomma ci si è divisi anche su questo: da una parte ci sono coloro i quali avrebbero preferito che il DPCM entrasse in vigore già dalla mezzanotte del 4 novembre per scongiurare l’arrivo da zone rosse di persone magari positive che potrebbero contribuire ad espandere il virus in una regione dove esiste una situazione sanitaria già al limite e dall’altra chi, soprattutto i commercianti, vede nell’arrivo di nuove presenze l’occasione per dare ossigeno all’economia locale già fortemente penalizzata dai DPCM che hanno limitato l’attività di bar, ristoranti e pasticcerie.







