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Giornata della Giustizia Civile: a Savona i processi sono i più rapidi d’Italia

Il 5 giugno 2003, i delegati dei ministri del Consiglio d’Europa hanno deciso di lanciare, congiuntamente con la Commissione europea, la ”Giornata europea della giustizia civile”.

Celebrata oggi, viene organizzata dagli stati europei tramite una serie di eventi che mettono alla portata dei cittadini la giustizia civile offrendo loro l’occasione di informarsi su propri diritti.

A Savona l’incontro ha consentito di fare il punto della situazione, insieme ai giornalisti, sulla “produttività” del Tribunale che per numero di procedimenti si colloca immediatamente alle spalle di Genova e specificatamente sulle attività della sezione civile. La Presidente del Tribunale, Lorena Canaparo; il Presidente della sezione civile, Alberto Princiotta; il Presidente del Consiglio dell’ordine degli Avvocati, Vittoria Fiori e il Dirigente amministrativo, Silvia Biagini hanno presentato i dati il cui monitoraggio nell’ultimo anno ha visto i procedimenti ultratriennali in Tribunale a Savona, scendere dal 32,68% del 2017 all’1,6% al 30 giugno 2020, un risultato raggiunto grazie anche alla riorganizzazione della sezione civile successiva all’accorpamento della sezione distaccata di Albenga e al rispetto dei tempi previsti dalla legge Pinto che riguarda le richieste risarcitorie proposte contro lo Stato per la durata eccessiva dei processi ma non vanno trascurati elementi come la sicurezza, malgrado la pandemia il Tribunale di Savona si è dimostrato un luogo di lavoro sicuro senza alcuna criticità grazie all’applicazione di tutti i protocolli che hanno dato vita a nuove modalità lavorative come quella dello smart working non funzionale, tuttavia, per le esigenze dell’avvocatura”. Il dato del Tribunale di Savona si colloca come il migliore del distretto, davanti a Genova (4,0%); Imperia (15,2%); La Spezia (17%) e Massa (che fa parte del distretto ligure pur essendo in Toscana) al 14,6%. L’emergenza ha ovviamente creato

Un risultato di assoluta eccellenza, valorizzato anche dal CSM che ha segnalato il Tribunale savonese tra i 29 tribunali italiani che alla data del 31 dicembre 2018 hanno ridotto di almeno il 10% le pendenze complessive rispetto a quelle rilevate al 31 dicembre 2017 collocandolo come quello che ha ridotto maggiormente l’arretrato (-18,9%); un ulteriore riscontro è arrivato da “Il sole 24 Ore” che nel novembre 2019 ha indicato Ferrara e Savona come i Tribunali dove i processi sono più rapidi. Potenziando la modalità on line, il Tribunale ha velocizzato i tempi di interazione con gli utenti grazie ai servizi di prenotazione attraverso cui si può prendere un appuntamento con uno degli sportelli desiderati ed evitare così lunghe code e tempi di attesa, all’orizzonte si sta preparando anche una nuova Carta dei Servizi del Tribunale di Savona in cui verranno racchiusi tutti i servizi dedicati ai cittadini con lo scopo di semplificare l’approccio ai vari uffici per qualsiasi necessità, compresa anche la violenza di genere enormemente cresciuta durante i mesi del lockdown. Attivo anche lo sportello del Mediatore utile (a Savona sono aperti circa 300-350 fascicoli all’anno)per non intasare il lavoro del Tribunale e fornire un servizio attraverso il quale un avvocato cerca soluzioni conciliative.

Infine due criticità: una diretta e una indiretta: accanto a questi dati se ne collocano altri che riguardano la scopertura di personale amministrativo in ruoli apicali che in alcuni casi supera il 30% e a cui dovrà essere posto rimedio con l’indizione di nuovi concorsi, mentre sembra di lunga e non facile soluzione quello del carcere savonese che ormai manca da diversi anni ma che rappresenta un nodo determinante per il futuro.

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