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A conti fatti il turismo di luglio delude: perse 42mila unità rispetto allo scorso anno

Provincia. Dopo mesi di brindisi ad una stagione turistica da tutto esaurito sulla Riviera savonese, ecco che i dati ufficiali smentiscono quelle che in realtà si sono dimostrate solo ingannevoli sensazioni, forse collegate alle visioni di lunghe code in autostrada e all’andirivieni di pullman gremiti di bagnanti occasionali reclutati nell’hinterland. Nel mese di luglio le presenze – cioè i giorni di permanenza dei turisti -nelle strutture ricettive della provincia di Savona sono diminuite di 42 mila unità rispetto allo stesso mese dello scorso anno, con un calo percentuale del 3,8%, mentre gli arrivi – ovvero il numero delle persone che hanno soggiornato almeno una giornata nel Savonese – sono scesi di quasi 16 mila unità nei confronti del luglio 2016, con una flessione del 7,5%.
In particolare negli esercizi alberghieri sono stati registrati 136.874 arrivi (-7,15% sul 2016) e 648.527 presenze (-3,86%), mentre negli esercizi extra-alberghieri (case per vacanza, campeggi e altre strutture ricettive) gli arrivi sono stati 75.575 (-8,07%) e le presenze 403.741 (-3,77%). Il bilancio dei primi 7 mesi dell’anno, nonostante la doccia fredda di luglio, è ancora positivo, sia pure per molto ridimensionato rispetto alle attese: 823.310 arrivi (+3,67% rispetto al gennaio-luglio 2016) e 3.278.224 presenze (+0,55%).
Va sottolineato che nello stesso mese di luglio le presenze sono aumentate del 2,29% in provincia di La Spezia, dell’1,40% nelle strutture ricettive della provincia di Genova e dello 0,36% in provincia di Imperia, mettendo in evidenza che la defaillance estiva è stato un fatto tutto savonese, un territorio che deve evidentemente fare i conti con un deficit di attrattività e con un rapporto qualità/prezzo lungo tutta la filiera dell’offerta che i turisti sono sempre meno propensi ad accettare

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