Albenga. Emanuela Guerra, capogruppo del Pd comunale, ha mostrato reazioni di sdegno nel cosngilo comunale di ieri durante il quale si è espressa in materia di sicurezza cittadina.
“Riepiloghiamo i fatti – dice la Guerra – : la minoranza presentava nel precedente consiglio un’interrogazione al sindaco Cangiano chiedendo che cosa intendesse fare per fronteggiare il fenomeno della sicurezza. Il sindaco era pronto a rispondere,ma Ciangherotti preferì ritirare l’interrogazione mostrando ancora una volta una mancanza di rispetto per il consiglio comunale e i cittadini presenti – certificando come il vero obiettivo della loro richiesta , più che di discutere di sicurezza, fosse quello di tentare di mettere alla berlina l’onorevole Franco Vazio. Ieri sera è andata in scena la seconda puntata davanti a tanti cittadini presenti. Franco Vazio invitato a spiegare che cosa il governo stia facendo per la sicurezza e questi signori – forse presi in castagna di non potere mettere in campo il solito show – lo hanno censurato vietando di trasmettere in tv e in streaming il suo intervento, tra le proteste dei cittadini presenti, adducendo che ci fosse una qualche disposizione del regolamento comunale. Questi signori hanno impedito ad un parlamentare della Repubblica di parlare a tutta la città! Un vero peccato, perché i cittadini hanno perso l’occasione di ascoltare nel suo intervento le novità del decreto Minniti, che appena sarà in vigore darà ai sindaci e ai prefetti poteri determinanti che consentiranno di allontanare chi delinque dai luoghi sensibili per la città. Un atteggiamento infantile – rimarca la capogruppo pd – di chi ha pochi argomenti e preferisce urlare piuttosto che discutere con serietà e umiltà come contrastare e con quali nuovi strumenti questo fenomeno. La nostra amministrazione ha avviato un costante confronto con le forze dell’ordine e con i comitati di cittadini, ha chiesto e chiederà una presenza maggiore di uomini in città tramite il comitato di sicurezza provinciale, ha implementato il sistema di videosorveglianza. Ha incentivato l’apertura di locali per fare vivere le vie del nostro centro storico. La complessità del fenomeno non si combatte a colpi di slogan: rischiosi,quando si cerca di mettere in cattiva luce gli altri tentando di nascondere le proprie difficoltà politiche. Vogliamo dire ai cittadini che noi non abbasseremo mai la guardia utilizzando tutti gli strumenti di nostra competenza affinché vi sia una città più vivibile e si recuperi il senso di sicurezza e comunità”, conclude Emanuela Guerra.