Vado Ligure. Non è stato ancora proclamato lo stato di agitazione che sindacati e lavoratori contavano di proclamare in vista del vertice di oggi in prefettura sulla centrale Tirreno Power di Quiliano – Vado. Presente all’incontro il prefetto vicario Giuseppe Montella, le rappresentanze dei lavoratori e i sindacati, si è deciso di soprassedere per lo stato di agitazione fino al 22 aprile prossimo, nonostante l’azienda non abbia presentato, almeno per ora alcun piano per il futuro del sito termoelettrico del Savonese.
Così il segretario regionale della Uiltec Edo Pastorino: “Avremmo già proclamato lo stato di agitazione perché non vi sono stati in questo incontro fatti nuovi, ma abbiamo convenuto anche con l’intervento del prefetto di attendere il 22 aprile per un nuovo incontro al quale si spera Tirreno arrivi con proposte concrete per il futuro della centrale. Mancano 27 settimane a settembre quando scadrà la cassa per 150 lavoratori, non vorremmo arrivare a quella data senza riferimenti chiari e netti sulla situazione”.
Prosegue Edo Pastorino:”In questi giorni ci sarà la sospensione per manutenzione ordinaria del turbogas che riprenderà poi ai primi di maggio. Contiamo davvero per questa data di compiere un proficuo passo avanti. Anche se ovviamente sarà anche necessario capire come fare a dissequestrare gli impianti a carbone esistenti”.