Vado Ligure. “Da quel che ne sappiamo il settore Aerospace quest’anno non ha dato prestazioni esaltanti e anche negli stabilimenti europei del gruppo specializzati, come Vado in produzioni ferroviarie, le attività non sarebbero proprio da saturazione.
Questo ci preoccupa per le prospettive future dello stabilimento Bombardier di Vado che a questo punto ha come chance unica quella di centrare a maggio l’obbiettivo della commessa per il treno regionale indetta da Trenitalia”.
Teme il dopo commessa il segretario provinciale della Uilm e quindi per la continuità del sito produttivo vadese. “Sarebbe importante avere a disposizione un piano B – afferma Mazziotta – che oggi non c’è e che dovrebbe prevedere lo spostamento su Vado di produzioni in più in altri siti europei, ma se anche da quelle parti ci sono difficoltà mi pare difficile poter pensare che possano arrivare dei carichi di lavoro extra su Vado da quelle realtà.
Speriamo che la Regione che pure ha dimostrato di credere in questo stabilimento e nelle sue potenzialità lo aiuti ad uscire dal momento di incertezza che sta vivendo.
Non vorremmo infatti che il futuro fosse costellato da esuberi, sopratutto se l’obbiettivo commessa non dovesse essere centrato”. Ma anche qualora Bombardier lo portasse a casa, Mazziotta non vede un periodo facile all’orizzonte: “Comunque prima di cominciare le nuove produzioni trascorrerebbero ancora un anno e mezzo o due, e questo tempo dovrà essere traguardato con ammortizzatori conservativi che oggi ci sono ma non sono eterni. Sono infatti già stati ridotti da 36 a 24 mesi”.