Attualità Genova

Violenza sulle donne, cento volantini distribuiti nei teatri genovesi

 Mai abbassare la guardia sugli atti di violenza contro le donne, che si tratti di violenza fisica, psicologica, sessuale, economica o sociale. È da questo principio che il Comune di Genova prosegue il suo impegno nell’organizzare e supportare tutte le iniziative utili per contrastare questo drammatico fenomeno sociale. A partire dalle attività dei Centri Antiviolenza presenti sul territorio. Tra queste l’iniziativa dell’Assessorato alle Pari Opportunità, in collaborazione con il Centro Mascherona di piazza Colombo 3/7 (telefoni 010.587072 e 349.1163601) e il Centro Per Non Subire Violenza di via Cairoli 14/7(telefoni 010.2461715 e 010.2461716): creare e distribuire nei bagni e negli spazi pubblici dei teatri genovesi volantini informativi. I manifesti, al momento un centinaio, prendono spunto da un’idea già sperimentata con successo in varie città europee, con l’obiettivo di coinvolgere locali deputati alle più svariate attività nell’opera di sensibilizzazione e di conoscenza delle opportunità di aiuto attive sul territorio per raggiungere sempre più persone possibili.
«Al di là dell’istituzionalizzazione della Giornata Internazionale del 25 Novembre, la violenza sulle donne è una piaga sociale che va ricordata ed affrontata quotidianamente e da tutti – afferma Francesca Corso, assessore del Comune di Genova a Pari opportunità – È quindi giusto e indispensabile impegnarsi su più fronti. La nostra amministrazione comunale opera costantemente in modo diretto, ed attraverso collaborazioni, per far sì che ogni azione possa essere efficace e raggiungere un pubblico sempre più vasto. Ringrazio quindi il Centro Antiviolenza Mascherona ed il Centro Per Non Subire Violenza che hanno ideato questo volantino contenente messaggi di sensibilizzazione e utili riferimenti per sapere dove trovare supporto. Così come desidero esprimere l’apprezzamento e la gratitudine ai teatri che hanno dato la loro disponibilità a ricevere il materiale ed a distribuirlo nei loro spazi. Auspico inoltre l’adesione a questa iniziativa da parte di altre strutture e locali pubblici, ad esempio i cinema o altri luoghi culturali».

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