Savona ha celebrato la Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate che come ogni anno si è svolta in Piazza Mameli davanti al monumento ai caduti. Hanno partecipato le autorità civili, militari e religiose della città che attraverso alcuni interventi parlati hanno illustrato il significato di questa importanza ricorrenza istituita nel 1919 e diventata festa nazionale il 23 ottobre 1922. Una manifestazione che, come ha ricordato il Prefetto di Savona Cananà: “E’ a ranghi ridotti a causa delle restrizioni per la pandemia. Tra Forze Armate e Unità Nazionale c’è un nesso inscindibile in quanto sono state le protagoniste del Risorgimento, dopo il quale hanno difeso strenuamente il nostro Paese, sono state un baluardo della stessa democrazia. In altri Stati sono causa di destabilizzazione e dittature militari, in Italia presidio democratico e di legalità. Non sono solo storia e tradizione, ma anche presente e futuro, modernità e innovazione. Le Forze Armate riescono ad effettuare con efficacia le operazioni a loro assegnate, come durante l’emergenza sanitaria e nella stessa campagna vaccinale”. Concetti ribaditi anche dal Sindaco, Marco Russo: ” Sono qui per la prima volta in qualità di Sindaco di questa città, il Monumento ai Caduti è un luogo simbolo di Savona. Il traffico che si ferma alle 18.00 è un costante omaggio alla storia e alla memoria di quanti hanno sacrificato la propria vita. Le Forze Armate hanno dato un contributo decisivo all’Unità della nazione e alla coesione del Paese. In questi momenti difficili il loro ruolo è stato ulteriormente evidente, come previsto dall’art 11 della Costituzione, con una azione decisiva di difesa e promozione della pace e dei diritti”. “Un grazie a tutti coloro che vestono una divisa e a chi veste altre divise che in questo tempo si sono accomunate nell’impegno: personale medico e paramedico, personale delle pubbliche assistenze, ha invece sottolineato il presidente della Provincia, Olivieri”.
La seconda parte della cerimonia si è svolta al Teatro Chiabrera dove sono state consegnate le 21 benemerenze a tutti coloro i quali si sono distinti per meriti durante la pandemia.
Paolo Cavagnaro, ex commissario straordinario Asl2 oggi direttore dell’ASL 5 di La Spezia ; Salvatore Barranca, tecnico radiologo Asl2; Marina Marini, infermiera Asl2; Luca Garra, direttore sanitario Asl2 Simona Enrica Garrone, coordinatrice gestionale 118 Cuneo; Ennio Vigliola, medico Asl2; Colonnello Federico Reginato, comandante provinciale carabinieri Savona; Marco Di Giovanni, vice Prefetto; Vincenzo Pellitteri, comandante polizia locale Villanova d’Albenga; Massimiliano Scrima, vice brigadiere carabinieri di Carcare; Giuseppe Cannarile Capitano di fregata dellaCapitaneria di porto di Savona; Rosa Negri, dipendente Prefettura Savona; Gianfranco Crocco, vicecomandante reparto mobile polizia di Genova; Alessandro Delfino, vice ispettore polizia di Stato di Alassio; Angelo Pio Zucca, maresciallo capo carabinieri, comandante della stazione di Finale Ligure; Luigi Carta, luogotenente carabinieri ed ex comandante stazione Loano; Nicola Grattarola, ex comandante stazione carabinieri Cairo Montenotte; Pierluigi Sbaiz, dipendente Prefettura Savona; Giuseppe Cirillo, luogotenente Guardia di Finanza, comandante squadra operativa volante Cairo Montenotte; Francesco Parrella, comandante polizia Municipale di Alassio; Patrizia Nano, dipendente area protezione civile Prefettura Savona; Marco Mordeglia, presidente provinciale protezione civile; Daniela Zunino, dipendente Caritas diocesi Savona-Noli.
L’ultima benemerenza consegnata è stata la medaglia d’oro alla memoria di Valentino Matteo De Carli, classe 1917 internato il 27 settembre del 1943 nel campo di concentramento di Bonn. Ha ritirato la medaglia la figlia Livia De Carli.