Economia

Coldiretti, dazi: accordo UE-USA fa volare il Made in Italy

L’entrata in vigore negli Usa della moratoria di soli 4 mesi sui dazi aggiuntivi del 25% alle importazioni, fa scattare la corsa ai prodotti Made in Italy per riempire i magazzini con scorte dei prodotti colpiti dai primi dazi, come formaggi, salumi, succhi ecc. Serve lavorare per raggiungere al più presto un accordo definitivo che impedisca, anche in futuro, che eccellenze locali come i vini DOC liguri rischino di venir colpiti da futuri dazi.

È come commenta Coldiretti Liguria l’entrata in vigore dell’accordo tra il presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e il presidente Usa Joe Biden, sulla sospensione di tutte le tariffe relative alle controversie Airbus-Boeing su aeromobili e prodotti non aerei per un periodo iniziale di 4 mesi. L’accordo tra Usa e Ue arriva a poco meno di un anno e mezzo dall’entrata in vigore il 18 ottobre 2019 in Usa di una tariffa aggiuntiva del 25% su una lunga lista di prodotti importati dall’Italia e dall’unione Europea, per iniziativa di Donald Trump alla quale ha fatto successivamente seguito una escalation che ha portato all’entrata in vigore il 10 novembre 2019 di tariffe aggiuntive della Ue sui prodotti Usa pari al 15% per gli aerei che salgono al 25% su ketchup, formaggio cheddar, noccioline, cotone e patate insieme a trattori, consolle e video giochi alla quale gli Stati Uniti hanno replicato colpendo l’importazione di parti di produzione di aeromobili provenienti da Francia e Germania, i vini, il cognac e brandy francesi e tedeschi, che sono inseriti nell’elenco dei prodotti tassati a partire dal 12 gennaio 2021.

“Proprio questo nuovo termine – affermano il Presidente di Coldiretti Liguria Gianluca Boeri e il Delegato Confederale Bruno Rivarossa – sta facendo volare gli ordini italiani, anche se l’auspicio è che si tratti di un arco di tempo sufficiente per trovare un accordo definitivo che consenta di salvare le esportazioni di prodotti agroalimentari nazionali, che troppo spesso vengono colpiti da guerre commerciali che nulla hanno a che vedere con le produzioni. Gli Stati Uniti rappresentano nell’agroalimentare Made in Italy il primo mercato di sbocco fuori dai confini comunitari per un valore record vicino, a livello nazionale ai 5 miliardi nel 2020. Con il nuovo presidente Usa Biden occorre avviare un dialogo costruttivo e superare uno scontro dagli scenari inediti e preoccupanti che rischia di determinare un pericoloso effetto valanga sull’economia e sulle relazioni tra Paesi alleati in un momento drammatico per gli effetti della pandemia. In Liguria il pericolo di futuri dazi ad altri comparti agroalimentari, tra cui il vitivinicolo, rischia di rappresentare una minaccia per quelle imprese che si sono spinte con le esportazioni Oltreoceano e hanno permesso all’export negli Stati Uniti di continuare a svilupparsi. È importante continuare a difendere le nostre imprese che operano nel settore agroalimentare, un settore strategico per l’Ue e per la futura ripresa economica italiana”.

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