Attualità La Spezia e provincia

Già 36 i suicidi in carcere e CPR nel 2024 in Italia Indignarsi non basta

Il 18 marzo scorso il Presidente Mattarella, ricevendo la Polizia Penitenziaria al Quirinale, ha affermato che il numero dei suicidi nelle carceri dimostra quanto sia urgente intervenire, per migliorare le condizioni di vita negli istituti penitenziari. È importante ed indispensabile affrontare il problema immediatamente e con urgenza. “Tutto questo va fatto per rispetto dei valori della nostra Costituzione – ha detto il Presidente – per rispetto di chi negli istituti carcerari è detenuto e per chi vi lavora”.

Così il Sindaco della Spezia Peracchini: “È necessario che le Istituzioni intervengano per garantire dignità e tutela dei diritti umani in contesti detentivi, promuovendo il recupero e il reinserimento sociale dei carcerati affinché, una volta rientrati nella società, si riduca il rischio che commettano nuovamente reati, ma allo stesso tempo è fondamentale che si impegnino per il miglioramento delle difficili condizioni di chi lavora negli Istituti Penitenziari. La società a cui dobbiamo tendere deve basarsi su principi di inclusione sociale verso i più fragili, solidarietà e rispetto per ogni individuo.”

L’assessore comunale Gagliardi: “L’iniziativa promossa dal Garante Nazionale ed organizzata nei vari Comuni dai Garanti Regionali e Comunali, tesa a sensibilizzare le istituzioni ed i cittadini sulle condizioni di vita in carcere, è una campagna di comunicazione e di iniziative concrete molto importanti, sia per chi vive la realtà carceraria come detenuto che per chi la vive come lavoratore. Il Comune della Spezia ha voluto, attraverso l’istituzione del Garante comunale, partecipare e sostenere attivamente queste iniziative così da poter dare un segnale da parte della comunità cittadina di inclusione ed apertura a chi, pur avendo commesso degli errori, deve poter continuare a vivere in condizioni dignitose e ad avere la speranza di potersi riabilitare. Perché purtroppo senza questa speranza è difficile riuscire a sopravvivere alla privazione della libertà personale.”

Oggi siamo qui per ricordare la necessità di questi interventi, per far sì che non si muoia più in carcere e di carcere. Lo facciamo come garanti, rappresentanti delle istituzioni, magistratura, avvocati”.

 

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