Cronaca Genova In Primo Piano

Genova, blitz della Guardia di Finanza: misure cautelari ai danni di: Toti, Spinelli e Signorini per presunti episodi di corruzione

Un’ampia operazione anticorruzione scuote questa mattina vertici politici e imprenditoriali della Liguria. La Guardia di Finanza di Genova, su ordine del Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Genova, ha messo in atto diverse misure cautelari, sia personali sia reali, rispondendo a una richiesta datata 27 dicembre 2023 dalla Procura della Repubblica.

Tra gli indagati spiccano figure di alto profilo, inclusi Paolo Emilio Signorini, ex Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, e Giovanni Toti, l’attuale Presidente della Regione Liguria. Entrambi sono accusati di presunta corruzione legata all’esercizio delle loro funzioni e a presunti atti contrari ai doveri d’ufficio. Coinvolti anche  Mauro Vianello, Francesco Moncada, Matteo Cozzani, Arturo Angelo Testa e Italo Maurizio Testa, e di Venanzio Maurici.

Il Gip ha inoltre ordinato il sequestro preventivo di beni e disponibilità finanziarie per un valore complessivo superiore a 570 mila euro, considerati frutto dei reati di corruzione. Le indagini hanno beneficiato di tecniche investigative avanzate, tra cui intercettazioni e pedinamenti, e sono ancora in corso ulteriori perquisizioni.

Il Presidente della Regione Liguria avrebbe accettato da Aldo e Roberto Spinelli presunte promesse di vari finanziamenti e ricevuto una presunta somma, complessivamente 74.100 euro a fronte di più impegni: quelli di “trovare una soluzione” per la trasformazione della spiaggia di Punta Dell’Olmo da “libera” a “privata”; agevolare l’iter di una pratica edilizia relativa al complesso immobiliare di Punta Dell’Olmo di interesse di Aldo Spinelli e Roberto Spinelli e pendente presso gli uffici regionali; velocizzare e approvare la pratica di rinnovo per trent’anni della concessione del Terminal Rinfuse alla Terminal Rinfuse Genova S.r.l. (controllata al 55% dalla Spinelli.) pendente innanzi al Comitato di Gestione dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, approvata il 2.12.2021; assegnare a Spinelli gli spazi portuali ex Carbonile ITAR e Carbonile Levante (assegnazione avvenuta rispettivamente in data 7.6.22 e in data 19.12.22); assegnare a Spinelli un’area demaniale in uso al concessionario Società Autostrade (ASPI), 3 ; agevolare l’imprenditore nella pratica del “tombamento” di Calata Concenter (approvata dal Comitato di Gestione in data 29.7.2022).

Anche Matteo Cozzani, capo di gabinetto e braccio destro del presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, e Francesco Moncada consigliere di amministrazione di Esselunga, accusati di aver partecipato a un presunto sistema di finanziamenti illeciti tramite il pagamento occulto per annunci pubblicitari durante la campagna elettorale del 12 giugno 2022, con la promessa di sbloccare pratiche commerciali pendenti per Esselunga.

Coinvolto nell’inchiesta anche Mauro Vianello, imprenditore operante nell’ambito del Porto di Genova, accusato di presunta corruzione nei confronti di Signorini, ex presidente del porto.

Arturo Angelo Testa e Italo Maurizio Testa, rappresentanti della comunità riesina di Genova, e Venanzio Maurici sono accusati di presunta corruzione elettorale con l’aggravante di favorire l’attività della mafia, segnatamente il clan Cammarata del Mandamento di Riesi.

L’indagine, originata da atti della Procura della Spezia, si è focalizzata inizialmente sulla corruzione elettorale per poi estendersi a implicazioni di corruzione più ampie nella gestione delle funzioni pubbliche. Le tecniche di indagine hanno incluso intercettazioni e pedinamenti, evidenziando una rete di corruzione che intreccia politica, affari e criminalità organizzata.

Per tutti vige la presunzione di innocenza fino a condanna definitiva.

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