“Il Paese ha certamente aree dove il virus sta correndo forte, ma anche zone a minore rischio”. Lo ha affermato Giovanni Toti, presidente della Regione Liguria. “Quindi perché non applicare le zone “gialla, arancione e rossa” dove ce ne è assoluto bisogno e non a intere regioni dove magari la situazione è molto diversa da luogo a luogo?
E ancora, le varianti non sono minacce aliene, sono un modo di essere del virus contro cui combattiamo. Basta evocarle come spettro! Se gli strumenti di controllo non sono adeguati modifichiamoli, accorciamo i tempi della raccolta dati, ma bisogna ragionare su numeri reali di posti letto in ospedale e altri parametri concreti e tempestivi.
E ancora, valutiamo quanto valgono in termini di contagio reale le singole attività: basta discussioni senza dati alla mano!! Abbiamo sentito dire che riaprire le scuole non portava alcun contagio! E che invece ristoranti e bar, palestre e piscine sì! E i musei? E i teatri?
Diamo un valore, una classificazione di rischio alle singole attività e magari scopriremo che le cose non sono esattamente così. Basta scelte ideologiche. Questo chiedo al più presto al Governo Draghi”.
