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Tirreno Power, terminato il presidio in centrale

Vado Ligure. E’ terminato mezz’ora fa il presidio che i lavoratori della centrale Tirreno Power hanno formato fin dalle 6 di questa mattina per protestare contro le mancate risposte da parte dell’azienda ma anche del governo e delle istituzioni alla loro situazione di impasse che prosegue da oltre due anni. “Il governo si faccia vivo e al più presto possibile” tuona Maurizio Perozzi uno dei rappresentanti storici della Rsu aziendale.
“Di questo passo senza progetti, senza idee, senza un intervento della politica che ha dimostrato di non averne almeno finora andiamo diritti verso la chiusura e non ci vorranno altri due anni per arrivarci basterà aspettare settembre quando scadranno le casse integrazioni e le solidarietà”. Questa mattina nessuno ha potuto entrare o uscire dal sito ed erano presenti all’appuntamento anche i sindaci Alberto Ferrando per Quiliano e Monica Giuliano per Vado Ligure oltre ai tre segretari confederali.
Insieme i primi cittadini hanno inviato un documento a Regione e governo con il quale chiedono che la questione centrale sia messa al centro delle loro agende politiche e che si trovino soluzioni concrete, andando se necessario, anche oltre il carbone e creando un tavolo ad hoc.
Prosegue Perozzi: “Ci dicano e abbiamo avuto in questo anche il supporto dei primi cittadini che cosa a Roma e a Genova si intende fare veramente e non a chiacchiere. Se si può andare oltre il carbone lo si faccia ma non si lascino per strada 1000 famiglie”. La protesta non finisce qui perchè il 10 maggio è stato indetto uno sciopero di 24 ore e un nuovo presidio davanti agli impianti di Quiliano – Vado.

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