Savona. Si ritorna a parlare di pensioni e pensionati. Con l’annuncio del governo di inserimento nel documento di programmazione economico finanziario 2017 di un bonus per le pensioni al minimo di 80 euro mensili, si accendono le aspettative di milioni di pensionati. Era una richiesta fatta dal sindacato al momento della concessione degli 80 euro ai lavoratori.
Non può essere però questo il metodo per affrontare il problema della previdenza e di conseguenza delle pensioni dopo la brutale riforma del governo Monti-Fornero.
La telenovela non ancora esaurita degli esodati ne è l’emblema.
E’ troppo importante l’argomento previdenziale per essere trattato ogni anno come un problema contingente.
Per decenni il pensionamento ha avuto cadenze certe e semplici da più di 10 anni è diventato una lotteria. E’ necessario avere una visione ampia e temporale che dia al lavoratore certezza del proprio futuro pensionistico.
Cgil, Cisl e Uil con le categorie dei pensionati chiedono al governo un confronto per trovare una soluzione stabile e duratura nel tempo del sistema previdenziale.
Le richieste del sindacato sono: separazione tra previdenza e assistenza; flessibilità in uscita dal lavoro; attenzione a lavori usuranti; copertura periodi di non lavoro per i giovani in riferimento al totale sistema contributivo per arrivare almeno 60% del salario percepito al lavoro; rilancio della previdenza complementare; nuovo sistema di rivalutazione delle pensioni al costo della vita; uguali detrazioni tra lavoro e pensione; recupero del blocco della rivalutazione del 2012-2013.
A sostegno di queste richieste i sindacati dei pensionati di CGIL, CISL e UIL il 19 maggio saranno a Roma a manifestare in p.zza del Popolo.