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Liguria 2024, Bucci: “Nei primi cento giorni del mio mandato approveremo il Piano Triennale della Cultura Regionale”

“Nei primi cento giorni del mio mandato approveremo il Piano Triennale della Cultura Regionale per traguardare il 2027 con checkpoint annuali di verifica del lavoro svolto. Uno strumento concreto di pianificazione per tutti coloro che operano in sinergia nel settore della cultura. Tutti gli stakeholder saranno chiamati a far parte dell’Osservatorio della Cultura Regionale, che sarà presieduto dall’assessore alla Cultura e avrà il compito di coordinare il lavoro e le proposte”.  Lo afferma Marco Bucci, candidato presidente del centrodestra

“La Liguria ha raggiunto ottimi risultati, – prosegue Marco Bucci – sviluppando in questi anni una cultura capace di guardare in molteplici direzioni, garantendo attenzione alle aspettative dei cittadini di ogni età, coniugando un’offerta sempre di alto livello qualitativo alla capacità di renderla popolare e non esclusiva. I progetti, proposti sia a livello regionale, sia nei singoli Comuni, hanno saputo esportare le eccellenze liguri e diventare strumento di promozione del nostro territorio. Sono fermamente convinto, e lavoreremo per fare sempre meglio in questa direzione, che Regione Liguria debba diventare la cornice comunicativa che dà voce alla ricchezza culturale dei territori”.

“Tra gli obiettivi di mandato ho previsto anche la costituzione di una nuova direzione regionale dei musei e quella di un Centro Regionale del Libro, che sappia raccogliere e sviluppare l’eredità lasciata da Genova Capitale Italiana del Libro e l’invito rivolto quest’anno alla Liguria, prima volta per una Regione, di partecipare come ospite al Salone Internazionale del Libro di Torino. Altri obiettivi sono la creazione di itinerari culturali territoriali permanenti che favoriscano il turismo sostenibile sulla costa e attraverso l’entroterra , investimenti nell’alta divulgazione scientifica, la costruzione di solide partnership con le agenzie formative del panorama nazionale e del territorio come l’Università, volte a proporre corsi di formazione ad alta specializzazione nel campo culturale che possano agire da attrattori di giovani professionisti del settore. Occorre infine consolidare percorsi di inserimento lavorativo in campo culturale per i giovani professionisti under 35”, conclude il candidato del centrodestra.

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