“Il presidio è fondamentale, la sicurezza è un diritto. Ma la risposta non si può fermare a questo: la criminalità cresce nel degrado, urbanistico e sociale. E la Regione può e deve fare molto in questo senso.
Ieri sera al Centro Civico Buranello di Sampierdarena con Franco Gabrielli, già Capo della Polizia, ci siamo confrontati con tantissime persone in una sala gremita sul tema fondamentale della sicurezza, in un quartiere di Genova troppo spesso abbandonato dalle istituzioni”. Lo ha affermato Andrea Orlando, candidato per il centrosinistra alle REgionali.
“Non dobbiamo fare l’errore di pensare che i cambiamenti sociali si governano e si equilibrano da soli. Criminalità, diseguaglianze, degrado a volte seguono problemi globali, ma questo non esime la politica dall’intervenire. Il cittadino deve essere ascoltato e rispettato, le forze dell’ordine devono esserci e deve esserci un loro coordinamento con le altre istituzioni e con i cittadini, cosa che finora è mancato. Per questo va incentivata la partecipazione attiva delle persone e quando sarò eletto presidente non smetterò di incontrarle e lavorare con loro per trovare soluzioni. Incontrerò anche gli imprenditori, ma con i loro rappresentanti istituzionali e nel mio ufficio, non da loro.
Ogni territorio deve avere una visione complessiva e un progetto di medio-lungo termine, non gli interventi spot a cui siamo abituati. Chi con una scelta politica ben precisa decide di infiocchettare una parte di città ignorandone il resto sta solo spostando i problemi nelle zone più in difficoltà.
E quanto alla mafia, che qui il centrodestra non voleva nominare, ricordo due cose: la prima è che gli spacciatori a cui si dà la caccia lavorano proprio per la mafia. La seconda è che mentre Toti scherza sull’inchiesta che lo ha visto ammettere le sue colpe, ce n’è un’altra tutt’ora aperta, e il reato è di voto di scambio mafioso”, conclude Orlando.