Giovanni Toti è tornato in televisione per la prima volta dopo la bufera giudiziaria che lo ha travolto nel maggio scorso, dopi i domiciliari e dopo le dimissioni da presidente della Regione Liguria, Lo ha fatto attraverso un’ospitata a Quarta Repubblica, condotto da Nicola Porro che ieri ha riaperto la nuova stagione. Toti tornerà a fare il giornalista, sua professione di origine, e lo farà scrivendo di politica su “Il Giornale” diretto da Sallusti e pubblicando un libro. “Non siamo stati noi a tenere in ostaggio la Liguria, sono stati i magistrati a mettere in carcere la Liguria in qualche modo, noi saremmo tornati ben volentieri al nostro lavoro. Stupisce onestamente un’opposizione, che c’è passata, e una politica in generale senza eccezioni che non ha capito che prima Mani Pulite poi l’era Monti-Severino con i reati contro i colletti bianchi, ha costruito leggi che volendole interpretare portano a far sì che tu possa essere un corrotto o un corruttore per un atto di cui avevi diritto”.
“Non riesco ad avercela fino in fondo neppure con i magistrati, che pure secondo me sbagliano. Io ce l’ho con la politica e con tutti coloro che dal ’94 hanno approvato leggi che hanno tolto alla politica ogni potere di azione in questo Paese, lasciando alla magistratura l’idea di poter fare da giudice penale e morale di quello che fa la politica”.