Sono state circa 3.100 le richieste di intervento e 2.000 le persone che hanno avuto accesso ai 52 sportelli dei Maggiordomi di quartiere in Liguria nel mese di luglio, nell’ambito del progetto regionale che coinvolge anche i custodi sociali, con la presa in carico di 1.200 anziani, e si sviluppa anche attraverso il numero verde 800.593235, attivo dalle ore 8 alle ore 20, sette giorni su sette. I dati sono stati illustrati dall’assessore regionale alle Politiche sociali Giacomo Raul Giampedrone che ha fatto visita agli operatori dello sportello genovese presso l’edicola di Piazza Palermo.
“Si tratta di un’azione diventata ormai strutturale da parte di Regione Liguria con un investimento di 6 milioni di euro. Il lavoro dei Maggiordomi e dei Custodi sociali di sviluppa durante tutto l’anno, con un’intensificazione delle richieste durante i mesi estivi per garantire risposte puntuali ai bisogni dei cittadini più fragili, anziani o con patologie, che quindi sono maggiormente a rischio rispetto alle ondate di calore. In particolare, in questi mesi la loro attività si lega strettamente alla parte sanitaria, in una logica di rete che si è rivelata molto efficace. Questo progetto si affianca ad altri che Regione ha messo in campo in questi anni, dai voucher nido ai bonus per l’assunzione di badanti o di babysitter, per supportare concretamente le famiglie in tutte le fasi della vita, senza lasciare nessuno indietro”, ha affermato l’assessore regionale Giampedrone.
Tra le attività maggiormente richieste, la consegna a domicilio di spesa o medicinali, il pagamento di bollettini, il ritiro di ricette dal medico di medicina generale, il ritiro di pacchi/posta ma anche piccole manutenzioni domestiche, supporto informatico, accompagnamento di persone con difficoltà deambulatorie, contrasto alla solitudine e così via. Le attività vengono svolte attraverso una coprogettazione tra enti del Terzo settore con capofila la cooperativa sociale Agorà.
Attraverso il progetto dei custodi sociali e dei maggiordomi l’anno scorso sono stati presi in carico 1.200 anziani, con un aumento nei mesi più caldi quando sono raddoppiate le chiamate ai call center.