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Cervo,Cerco in blu d’inchiostro 2024 Sabato 6 aprile due incontri con Walter Veltroni e Giorgio Fontana

Un inizio subito prestigioso per l’edizione 2024 di Cervo in blu d’inchiostro, la rassegna letteraria che da dodici anni suggella il legame del borgo di Cervo con la cultura, portando all’Oratorio di Santa Caterina quanto di meglio possa offrire la letteratura nazionale.

Si parte con un doppio incontro sabato 6 aprile: alle 16,00 con Walter Veltroni e alle 18,00 con Giorgio Fontana.

Sabato 6 aprile 2024 ore 16.00
Cervo, Oratorio di S. Caterina
Incontro con Walter Veltroni, Presidente della Giuria dei Letterati del Premio Campiello, presentazione del suo ultimo libro: “La Condanna”, ed. Rizzoli.

Modera l’incontro Patrizia Milanese, docente di lettere del Liceo Cassini di Sanremo con Francesca Rotta Gentile, curatrice della rassegna.

Con la partecipazione degli studenti del Liceo Cassini di Sanremo.

Intermezzi musicali a cura del pianista Paolo Flora, docente del Liceo Musicale di Sanremo che eseguirà il seguente programma:

– A. Scriabin: Studio op. 2 n. 1

– D. Kabalevsky: “Andante cantabile” dalla Sonata Op. 46 n. 3

– K. Szymanowski: Studio op. 4 n. 3

Paolo Flora (pianoforte)

Si è diplomato in pianoforte nel 1996 e nel 2008 ha conseguito il Diploma Accademico di II livello presso il Conservatorio Niccolò Paganini di Genova con il massimo dei voti, lode e dignità di pubblicazione sotto la guida dei Maestri Lidia Baldecchi Arcuri, Massimiliano Damerini e Gianfranco Carlascio.

Ha partecipato ai corsi di perfezionamento tenuti dai Maestri Marek Drewnoski, Paul Badura Skoda e Odile Poisson.

E’ risultato vincitore ai concorsi nazionali di Varenna, Castellaneta e Massa Carrara ed a quelli internazionali di Casarza Ligure, Acqui Terme, Locana-Rosone, Pietra Ligure e Cogoleto.

Ha tenuto concerti in diverse città italiane e all’estero (Caracas, Girona, Heidelberg…) sia come solista sia in varie formazioni cameristiche. Si è esibito in qualità di solista con orchestra con la Latvian Philarmonic Chamber Orchestra, l’Orchestra Sinfonica di Sanremo, la Bordighera Chamber Orchestra e l’Arion Ensemble.

Ha collaborato con il Club Tenco duettando con celebri personaggi dello spettacolo quali Paolo Pietrangeli e Leopoldo Mastelloni.

Ha inciso un CD in formazione di trio pianistico a sei mani per la casa discografica M.A.P.

Attualmente è docente di pianoforte presso il Liceo Musicale “G.D. Cassini” di Sanremo.

La Condanna

Dopo La scelta, Walter Veltroni torna ai temi suoi più cari riportandoci nella Roma del settembre 1944, quando la rabbia del popolo si trasforma in giustizia sommaria nei confronti di Donato Carretta, direttore di Regina Coeli, linciato e massacrato dalla folla inferocita.

Walter Veltroni

Walter Veltroni è nato a Roma il 3 luglio 1953 ed è un politico e giornalista italiano. Esponente di spicco del Partito democratico, ne è stato il segretario nazionale dall’anno della sua fondazione, nel 2007, fino al 2009, quando si è dimesso in seguito alla sconfitta del partito alle regionali in Sardegna. Veltroni è altresì conosciuto per avere ricoperto l’incarico di Sindaco di Roma per due mandati consecutivi, dal 2001 al 2008. Prima di aderire al Partito democratico, Veltroni ha militato a lungo nel Pds, di cui è stato segretario nazionale dal 1998 al 2001, e che in seguito ha contribuito a trasformare nei Ds. Veltroni ha anche assunto le cariche di vicepresidente del Consiglio e di ministro per i Beni culturali e ambientali sotto il governo Prodi, dal 1996 al 1998. Veltroni, che dal 1995 è iscritto all’albo dei giornalisti professionisti e in passato è stato anche direttore de «l’Unità», è un grande appassionato di cinema: sicuramente importante è stato il suo contributo alla nascita del Festival Internazionale del Film di Roma, all’epoca in cui era sindaco della capitale. Nella primavera del 2014 ha debuttato come regista, con il film documentario Quando c’era Berlinguer, prodotto con Sky Cinema in occasione del trentennale della morte dello storico segretario del Pci. È scrittore e ha pubblicato numerosi romanzi. È stato insignito delle seguenti onorificenze: Ufficiale della Legion d’onore (Parigi, maggio del 2000) e Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al merito della Repubblica italiana (Roma, 21 dicembre 2005).

Sabato 6 aprile 2024 ore 18.00

Cervo, Oratorio di S. Caterina
Incontro con lo scrittore Giorgio Fontana, vincitore Premio Campiello 2014, presentazione del nuovo libro “Kafka. Un mondo di verità”, ed. Sellerio.

Modera l’incontro Stefania Sandra, vicepreside e docente di lettere del Liceo Cassini di Sanremo con Francesca Rotta Gentile, curatrice della rassegna.

Intermezzi musicali a cura del pianista Paolo Flora, docente del Liceo Musicale di Sanremo che eseguirà il seguente programma:

– R. Schumann: da Kreisleriana Op. 16 “Sehr langsam” (n. 6)

– F. Chopin: Mazurka Op. 17 n. 4

– R. Schumann: “Intermezzo” dal Carnevale di Vienna Op. 26

Kafka. Un mondo di verità

Cento anni dopo la sua morte, Giorgio Fontana rilegge lo scrittore immortale in un saggio di rara felicità, un’indagine letteraria avvincente che coinvolge tutti noi lettori nella più pericolosa delle domande: che cos’è la letteratura?

«Ci sono istanti in cui le sue pagine sembrano realmente guardarci, leggerci nel profondo e non viceversa: le immagini ci dominano, ne percepiamo l’urgenza, la radicale necessità; intuiamo che la posta in gioco è altissima»; «di colpo abbiamo l’impressione che quanto si legge non corrisponda davvero a ciò che accade fra le righe»: così, per Giorgio Fontana, l’enigma Kafka è implacabile. Al tempo stesso, però, è importante uscire dalla banalità del mito, dalla spettacolarizzazione racchiusa nell’abuso di un aggettivo, «kafkiano»: «Kafka non era un kafkiano; occorre prenderlo in primo luogo da scrittore, e in quanto tale non degradarlo a un “ufficio informazioni sulla situazione dell’uomo”». Insomma, senza cadere nell’errore che il sacerdote del Processo imputa a Josef K.: non rispettare lo scritto e cambiare la storia.

Per entrare dentro tale enigma, l’estesa e ammaliante riflessione di Fontana inizia affrontando gli elementi tecnici: l’amalgama di naturalismo e fantastico, «i modi in cui Kafka si rapporta alla pagina: la scelta di un nome, l’entrata in scena di un personaggio, il posizionamento di una svolta narrativa». E ancora l’alterazione del tempo e dello spazio, il nitore della lingua, l’uso di un punto di vista limitato a fronte del classico narratore onnisciente – per contagiare il lettore con l’incertezza morale del protagonista – o gli straordinari episodi comici di cui sono punteggiati romanzi e racconti.

L’autore rivela così la ricchezza dell’opera kafkiana senza dimenticare l’uomo che vi sta dietro: attingendo dai suoi scritti privati e da testi letterari inediti in vita, ma trattando il materiale con la consapevolezza di esplorare la sfera privata di un defunto. Tutto converge verso una domanda posta fin da subito, una questione semplice solo in apparenza: «Ancora Kafka. Perché?». Perché le sue parole ci inquietano ancora, e perché recano al contempo un senso di dignità e fermezza? Perché suonano così vicine al timbro che deve avere la verità? Questo libro scrupoloso e ricco di fonti non è un asettico testo di analisi: è l’urgenza di uno scrittore di dissezionare la propria esperienza di lettura e di senso; e di fare di tale esperienza, essendo l’autore un narratore egli stesso, qualcosa di concreto e coinvolgente per chiunque abbia letto Kafka, lo conosca o lo voglia conoscere. Un tentativo riuscito di saldare il debito culturale che la nostra epoca ha contratto con il grande praghese e il debito personale che lega Fontana a Kafka da sempre: camminando sulla linea che unisce il rigore filologico e lo slancio passionale, la critica letteraria e l’amore.

Giorgio Fontana

Nato a Saronno nel 1981 e cresciuto a Caronno Pertusella. Vive a Milano con la moglie.

Ha pubblicato alcuni libri tradotti in otto lingue. Con il romanzo Morte di un uomo felice ha vinto il Premio Campiello 2014. La vasta saga familiare Prima di noi (Sellerio 2020) ha vinto fra gli altri il Premio Mondello e il Premio Bagutta. L’ultimo libro è il saggio Kafka. Un mondo di verità (Sellerio 2024). Scrive articoli e saggi per diverse testate nazionali e internazionali. Ha tenuto corsi di scrittura alla NABA, alla Scuola Holden e alla Scuola Belleville – dove tuttora insegna regolarmente. Nel 2023 è stato professore a contratto presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia e il Politecnico di Milano, e fellow dell’Edgelands Institute. Sceneggia storie per Topolino.

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