Sono scesi in 1000 in piazza per ribadire il NO alla costruzione della funivia che colleghi la stazione marittima e i forti sulle colline intorno alla città. Il corteo a cui hanno partecipato gli abitanti del quartiere del Lagaccio ha esposto cartelli e striscioni con slogan contro l’infrastruttura: “Siamo i ribelli, non ci prenderete per i fondelli”. Il corteo è partito alle 10.30 dalla stazione di Genova P. Principe ed è terminato in Piazza De Ferrari dopo aver attraversato Via Baldi e Via Garibaldi. Sul volantino diffuso dagli organizzatori si scrive che: “La funivia con i suoi 40,5 milioni di euro sottrae il 60% dei fondi destinati alla riqualificazione dei forti, dei 10 del progetto iniziale sono diventati 5, e Sperone e Diamante non saranno riqualificati”. “Il progetto della Funivia – si legge ancora sul volantino – è privo di studi sui rischi idrogeologici e sull’impatto ambientale e paesaggistico, non esiste analisi sui costi benefici e non è stata valutata l’alternativa come la Cremagliera già esistente. Non solo con la funivia ci saranno tralicci alti 60 metri in mezzo alle case e davanti alle finestre di un quartiere già fragile e marginalizzato e carente di servizi: un’opera nata già vecchia, una giostra per turisti pigri”.
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