Cronaca Genova

Genova, Vandalizzato il ‘muro delle bambole’, assessore Ferro: “Ferma condanna per gesto violento

“Voglio condannare fermamente quanto accaduto ieri sera quando, nel corso di una manifestazione di un movimento femminista e transfemminista, è stato danneggiato e imbrattato il muro delle bambole sul palazzo della Regione Liguria. Un comportamento profondamente divisivo che lascia senza parole, non solo perché costituisce una profonda mancanza di rispetto verso un bene comune, ma anche perché chi l’ha compiuto ha messo in atto una violenza nei confronti delle donne che quel muro l’hanno realizzato per sensibilizzare sul tema della violenza di genere”. Così l’assessore alle Pari opportunità Simona Ferro in merito al gesto compiuto ieri sera durante la manifestazione di Non Una di Meno.
“Sono giorni molto complessi e difficili, segnati dal dolore per il tragico femminicidio di Giulia, a pochi giorni dalla Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne: un momento in cui noi donne dovremmo essere unite, così come peraltro ha fatto il mondo della politica italiana – prosegue l’assessore Ferro – approvando in Senato all’unanimità un importante ddl su questo tema. E invece apprendo con stupore e sconforto che c’è chi sceglie di commettere atti vandalici come quello di ieri sera all’installazione di Wall Of Dolls, da tempo in prima linea per l’eliminazione della violenza di genere. Una battaglia sacra e inviolabile, qualunque sia la forma che si sceglie per perseguirla: ogni iniziativa è valida, nella misura in cui è finalizzata a contrastare la mattanza cui assistiamo ogni giorno. Trovo profondamente sbagliato rispondere all’aggressione maschile con altre forme di violenza, per di più a danno di chi porta avanti gli stessi ideali e obiettivi. Il gesto compiuto ieri sera ferisce le famiglie che hanno scelto di ricordare su quel muro una figlia, una madre, una sorella vittima di violenza. Alle donne liguri chiedo, ancora una volta, di restare unite dall’unica parte possibile in questa battaglia: dalla parte delle donne”, conclude Ferro.

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