Carlo de Romedis, è il nuovo Presidente di CONFAPI Liguria .
La nomina del nuovo Presidente è stata formalizzata in occasione dell’Assemblea Generale dell’Associazione svoltasi presso il Park Tennis di Genova.
All’assemblea elettiva di Confapi Liguria ha partecipato anche l’Assessore allo sviluppo economico ed urbanistica, avv. Mario Mascia, che ha portato il saluto e gli auguri del Sindaco Marco Bucci.
Carlo de Romedis, Genovese, 64 anni, ha ricoperto ruoli apicali in società pubbliche e private, fra i quali:
Amministratore Delegato di Sviluppo Italia Liguria scpa e Direttore Generale di Italia Turismo (gruppo Invitalia), Direttore generale di Barcelò Italia spa, Direttore Generale di Appalti & Servizi spa, Direttore Generale di Olifer spa.
Rientrato definitivamente a Genova nel maggio 2021 guida, insieme alla moglie, la impresa di famiglia attiva nel settore di servizi e forniture per l’edilizia.
“Sono onorato, – le prime parole del neo Presidente de Romedis – della fiducia che la assemblea della associazione mi ha voluto concedere in un momento storico così difficile soprattutto per una parte vitale del nostro sistema produttivo: le piccole imprese edili, che stanno affrontando con grande fatica ed enormi sacrifici la situazione venutasi a creare a seguito del blocco totale delle cessioni del credito di imposta.”
“L’esperienza, soprattutto umana, che ho vissuto – continua de Romedis -in occasione delle manifestazioni spontanee degli imprenditori edili , scesi in piazza per due volte , uno a fianco all’atro, per contestare l’iniquo trattamento ricevuto dallo Stato in occasione degli innumerevoli emendamenti alla famigerata legge sul superbonus , mi ha reso sempre più convinto che solo uniti si possano affrontare e vincere le battaglie difficili che ci attendono e che CONFAPI , unica e sola associazione in quella occasione vicina alle piccole imprese , possa essere… e sia… la casa di tutti coloro che si identificano in questo spirito.
Farò tesoro della preziosa eredità di serietà e credibilità che il Presidente Arecco ci lascia” , conclude de Romedis.