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Calcio, Samp: al peggio non c’è mai fine, la vergogna continua

A dover rendere conto dello sfacelo blucerchiato non dovrà essere il solo allenatore, Andrea Pirlo, ma tutta la società. Il tecnico dovrà rispondere della pochezza del gioco e della mancanza di temperamento della squadra che non riesce proprio ad azzeccarne una nemmeno per sbaglio ma il pesce puzza sempre dalla testa e allora dovranno essere Andrea Radrizzani e Matteo Manfredi a fornire spiegazioni convincenti che persuadano tifosi e città della validità del loro progetto sempre meno convincente perchè non si può sempre invocare il salvataggio societario da un fallimento sicuro per giustificare clamorosi errori e trovare ragioni plausibili a una situazione vergognosa e umiliante per un’intera città. Oggi la Sampdoria sarebbe retrocessa in Serie C e allora la domanda e la provocazione è questa: forse sarebbe stato meglio ricominciare dai dilettanti ma con più dignità e soprattutto con un progetto concreto piuttosto che vivacchiare in B rischiando la terza serie. In tutto questo c’è anche una buona dose di incompetenza e scarsa esperienza perchè anche con pochi soldi e un po’ di fantasia è possibile allestire una squadra migliore di questa ma appunto….servono doti che in questo momento mancano negli uomini che avevano il compito di costruire la squadra. Sono stati falliti tutti gli obiettivi di mercato e non si è stati nemmeno capaci di operare su quello degli svincolati rimandando tutto a Gennaio quando potrebbe essere troppo tardi; a completare il quadro pesa anche la mancanza di comunicazione soprattutto verso l’esterno. Detto questo, come a Como, la Sampdoria avrebbe anche potuto pareggiarla questa partita e forse sarebbe stato anche un punto meritato ma l’eventuale punto non avrebbe spostato nessun equilibrio di classifica per cui molto probabilmente sarà il tecnico a pagare colpe non totalmente sue ma il quesito è un altro: chi potrebbe accettare di prendere in mano una situazione quasi al collasso sportivo rischiando una figuraccia?

La partita: poche emozioni nel corso del primo tempo con gioco equilibrato e occasioni solo da palle inattive come al 27′ quando Esposito calcia una punizione che Fulignati mette in angolo a fatica. Al 34′, dopo l’uscita di Pedrola per infortunio, la Samp passa: fallo su Esposito in area, rigore e rete di Borini. Due minuti dopo tiro cross casuale di Vandeputte con la palla che si infila sotto l’incrocio per l’immediato pareggio: Samp anche sfortunata. I calabresi prendono coraggio mentre per i blucerchiati cala il buio come al solito dopo le prime difficoltà: è il 45′ quando Iemmello centra per Brignola che da due passi non fallisce.

Nella ripresa la Sampdoria parte forte: dopo 4′ colpisce la traversa con Borini su assit di Stojanovic, all’ 8′ stacco di Vieira e ancora Fulignati si salva in corner; al 19′ De Luca ci prova dalla distanza ma è ancora i portiere del Catanzaro a salvare: è un monologo che potrebbe portare al meritato pareggio ma la mancanza di attaccanti veri rende sempre tutto impossibile sotto porta per la Sampdoria. Il Catanzaro si vede solo al 20′ con Stoppa ma questa volta è Stankovic a fare il miracolo; ancora Samp: al 25′ Delle Monache centra per Esposito che da ottima posizione calcia malamente sopra la traversa.

Sampdoria-Catanzaro 1-2

Reti: 35′ Borini (S) (rig.), 36′ Vandeputte (C), 45′ Brignola (C)

SAMPDORIA (4-4-2): Stankovic; Stojanovic, Ghilardi, Murru, Barreca (34′ st Gonzalez); Girelli (13′ st De Luca), Ricci (34′ st Yepes), Vieira (34′ st Kasami), Pedrola (30′ pt Delle Monache), Esposito, Borini. A disp. Ravaglia, Askildsen, Verre, Malagrida, La Gumina, Giordano, hilafi. All. Pirlo.

CATANZARO (4-4-2): Fulignati; Katseris (28′ st Oliveri), Scognamillo, Brighenti, Krajnc; Brignola (33′ st Ambrosino), Ghion (28′ st Pontisso), Verna, Vandeputte (15′ st Stoppa); Biasci (15′ st D’Andrea), Iemmello. A disp. Sala, Borrelli, Krastev, Sounas, Miranda, Veroli, Donnarumma. All. Vivarini.

ARBITRO: Marinelli di Tivoli.

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