Si è tenuto questo pomeriggio, a palazzo Tursi, il seminario sulla sicurezza stradale, organizzato dal Comune di Genova. Durante il convegno, moderato dalla giornalista Sara Tagliente e al quale hanno partecipato esperti ed esponenti della Polizia locale, di Regione e della direzioni del Comune di Genova, sono stati tratti argomenti quali il tasso di incidentalità strada sul nostro territorio, il ruolo dell’intelligenza artificiale al servizio della sicurezza stradale, psicologia del traffico e cittadinanza attiva, fornendo spunti per la progettazione e la costruzione di strade più sicure attraverso nuove infrastrutture, tecnologie e programmi educativi, anche nelle scuole.
«Il concetto di sicurezza stradale deve essere sempre all’ordine del giorno – dice l’assessore alla Sicurezza e alla Polizia locale Sergio Gambino -. Come amministrazione abbiamo un’esigenza che è quella di rendere le strade più sicure e più inclusive: questa è la filosofia che abbiamo sposato e al suo interno la sicurezza stradale deve essere un concetto condiviso da tutti e dove ognuno deve fare la sua parte. La nostra amministrazione si occupa sia dell’aspetto di controllo del territorio, tramite la Polizia locale che vigila, ma questo deve diventare un aspetto marginale. Dobbiamo entrare nella cultura, soprattutto in quella dei giovani. Spesso diciamo che i bambini sono gli utenti del futuro, ma dobbiamo pensare che sono invece gli utenti di oggi e come tali devono essere consapevoli dei potenziali rischi per poter girare in sicurezza».
«Negli ultimi anni – prosegue l’assessore – siamo in testa alla classifica per l’implementazione delle piste ciclabili e questo fa capire la nostra visione: chi vuole muoversi in maniera diversa deve essere messo nelle condizioni di farlo. Ci siamo mossi facendo campagne di formazione e di sensibilizzazione e la nostra campagna mediatica, “Pensaci prima”, ha raggiunto tre milioni di visualizzazioni e 30mila interazioni e serve a far riflettere ai giovani che si affacciano alle prime esperienze di guida, e non solo a loro, a quali possono essere le conseguenze di un comportamento scorretto dovuto a stati di ebrezza, utilizzo del cellulare o in stati psicofisici di stanchezza. Devono essere messi al corrente che un comportamento scorretto può portare conseguenza gravi anche a chi sta loro vicino o a chi, senza colpe, si trova per strada vittima di comportamenti scorretti».
«Siamo ripartiti con grande entusiasmo nelle scuole – racconta l’avvocato Filippo Sguerso – e ci avviciniamo alla terza edizione del premio “Federica Picasso”. È bene ricordare la storia di Federica, una ragazza scomparsa perché investita da un camion mentre stava raggiungendo il suo posto di lavoro. Questo premio sta assumendo una dimensione sempre maggiore, con un sempre maggior coinvolgimento delle scuole e grazie al Comune di Genova e alla direzione Smart Mobility e, insieme a noi dello studio Guerso, stiamo lavorando alacremente per divulgare ai bambini il concetto di sicurezza: sono loro i protagonisti e vogliamo che siano loro, che sono come delle spugne e assorbano, a portare in famiglia questo concetto, sperando che anche le famiglie più indisciplinate imparino qualcosa».