Cronaca Savona

Savona, fugge dopo aver provocato un incidente: fermato dai Carabinieri li aggredisce

Nella giornata di ieri due carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile di Savona sono intervenuti in modo tempestivo per affrontare un pericoloso episodio sulla Sp 29 del Cadibona. I militari hanno risposto prontamente a una situazione di emergenza causata da un 32enne, già noto alle forze dell’ordine.

Dopo aver causato un incidente, l’uomo ha aggredito il conducente dell’altro veicolo coinvolto. Successivamente, in uno stato di forte alterazione dovuta all’abuso di alcolici, ha dato inizio ad una fuga spericolata sulla strada del Cadibona.

La situazione ha preso una svolta ancora più pericolosa quando il 32enne ha effettuato un pericoloso sorpasso di diversi veicoli, tra cui quello privato di un militare dell’Arma che stava dando un passaggio a un collega. In uno stato di grave alterazione, l’individuo ha poi improvvisamente fermato il veicolo poco dopo Cadibona, scendendo armato di un grosso cacciavite e minacciando un automobilista che si era fermato per aiutare.

Nonostante fossero ufficialmente liberi dal servizio, i due carabinieri non hanno esitato a intervenire prontamente e con grande determinazione, sono riusciti a disarmare il soggetto e a trattenerlo fino all’arrivo dei rinforzi.

Successivi accertamenti hanno rivelato che l’uomo aveva un tasso alcolemico cinque volte superiore al limite consentito e si trovava in uno stato di estrema alterazione mentale. Solo grazie all’addestramento e alle tecniche operative apprese durante il loro servizio, i due militari sono riusciti a bloccare l’individuo e a prevenire gravi conseguenze per gli altri utenti della strada e per lo stesso fermato, che sembrava incline anche a comportamenti autolesionistici.

L’uomo è stato accompagnato in caserma e arrestato per i reati di resistenza a pubblico ufficiale e porto di oggetti atti ad offendere. Nella giornata odierna, l’Autorità Giudiziaria di Savona ha convalidato l’arresto ed ha disposto la custodia cautelare in carcere del soggetto.

Il procedimento è attualmente nella fase preliminare ed i provvedimenti finora adottati non implicano la responsabilità dell’indagato, non essendo stata assunta alcuna decisione definitiva da parte dall’Autorità Giudiziaria.

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