“Sabato 3 giugno ho iniziato la mia giornata a Pietra Ligure come tutte le altre. Mi sentivo abbastanza rilassato e pronto per un grande giorno. Ricordo di essere salita alla seconda tappa motivata e di buon umore. È iniziato abbastanza bene e ho capito che stavo andando leggermente più veloce man mano che mi avvicinavo al bordo. Mi stavo godendo quella sensazione. Appena arrivavo da qualche parte a metà strada, ho improvvisamente iniziato a notare che qualcosa non andava. Le mie orecchie hanno iniziato a ronzare e mi sono scoppiate. Ho pensato a me stesso, devo aver cavalcato così velocemente che il mio corpo non riusciva ad adattarsi abbastanza velocemente”. Con queste parole il bike Iago Garay ha raccontato la sua esperienza personale che lo ha portato al “Santa Corona”. “Poco dopo, la mia testa ha iniziato a farmi male, è stata una strana sensazione, non mi sono schiantato o colpito nulla con la testa, quindi la mia spiegazione logica è stata che devo aver pizzicato un muscolo o qualcosa del genere, ma il dolore ha iniziato a passare attraverso il mio collo, e poco dopo, non potevo davvero Muovilo anche tu. Tutto quello a cui riuscivo a pensare era arrivare alla fine del sentiero per fermarmi e riposarmi un po’ prima della fase successiva ma c’erano 2 minuti o più di sentiero rimasti”, ha proseguito nel suo racconto. “A quel punto è diventato tutto abbastanza sfocato, non riuscivo a controllare molto la mia moto ma alla fine sono arrivato in fondo. Tutto quello che potevo fare era sdraiarmi a terra e attraversare quella che è stata la cosa più dolorosa che abbia mai provato in vita mia. Ho avuto la fortuna di avere una grande squadra di medici nelle vicinanze e in meno di un’ora sono stato al pronto soccorso di neuroscienze dell’ospedale Pietra Ligure dove hanno scoperto che avevo un aneurisma nel cervello. Avevo bisogno di due interventi durante il fine settimana e un altro due giorni fa, ma finora i medici sono positivi ne uscirò al 100% e tornerò ad una vita normale. Devo rimanere un’altra settimana in ospedale sotto stretta sorveglianza per assicurarmi che tutto si sviluppi correttamente, lo spirito sta migliorando poco a poco e non vedo l’ora di uscire presto. Grazie infinite a tutti quelli che sono passati in ospedale o che hanno inviato un messaggio. Non sono ancora riuscita a vederli ma sento il tuo amore. Abbi cura di ogni giorno della tua vita, non sai mai quanto velocemente tutto può cambiare” ha concluso il biker spagnolo.
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