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Sanità, presidente Toti incontra sindaco Albenga Tomatis: “Primo obiettivo resta smaltimento delle liste d’attesa”

“L’incontro di oggi è stato un primo e approfondito scambio di idee, opinioni e valutazioni su quello che sarà il percorso, per il territorio di Albenga, del piano socio-sanitario regionale.

Abbiamo illustrato al sindaco Tomatis il piano secondo cui l’ospedale di Albenga dovrà essere un grande hub di smaltimento delle liste di attesa, che potrebbe essere gestito in parte anche con la partecipazione di privati come è già accaduto in questo ospedale.

È ovviamente previsto, cosa che sta a cuore al sindaco e ai cittadini albenganesi, un punto di primo intervento che speriamo possa essere operativo anche prima della definizione dell’intero piano socio-sanitario.

Un PPI aperto, almeno nei periodi di massima emergenza, anche nelle ore serali, e poi entrare a regime anche con il supporto dei privati e, in collaborazione con l’ospedale Santa Corona, anche per gli anni a venire”.

Così il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti al termine dell’incontro con il sindaco di Albenga Riccardo Tomatis, a cui hanno partecipato anche l’assessore regionale alla Sanità Angelo Gratarola, il commissario straordinario di Asl2 Michele Orlando e il presidente della Seconda Commissione consiliare regionale ‘Salute e sicurezza sociale’ Brunello Brunetto.

“Ovviamente – ha proseguito il presidente Toti – bisognerà valutare bene la tipologia di servizio medico che questo punto di primo intervento darà in collaborazione con il Santa Corona, gestire i flussi, le patologie e come andrà a impattare sulla vocazione principale che è quella dello smaltimento delle liste d’attesa.

Il sindaco Tomatis ha ribadito l’esigenza e la volontà di un pronto soccorso: pronto soccorso e punto di primo intervento sono sostanzialmente la stessa cosa, poi vedremo come si incastrerà su tutto questo anche il lavoro delle case di comunità.

L’obiettivo – rimarca il presidente Toti – è di dare le migliori risposte possibili a questo territorio. Infine, ho ribadito che i bisogni medici sono quelli dell’emergenza-urgenza su cui la provincia di Savona ha già una copertura importante e molto professionale”.

“Oggi la sanità italiana e ligure hanno necessità assoluta di smaltire le liste di attesa sia sulla diagnostica sia su altre tipologie di operazioni, dall’urologia all’ortopedia: su questo – ha concluso il presidente della Regione Liguria Toti – ci aspettiamo che Albenga possa dare un contributo importante”.

“Nella riunione di oggi abbiamo convenuto con il sindaco che nel periodo estivo, a causa del turismo, questo territorio si gonfia enormemente e per questo ha bisogno di risposte sanitarie.

Nel nuovo piano socio-sanitario l’ospedale di Albenga manterrà una potente vocazione di tipo elettivo – ha dichiarato l’assessore regionale alla Sanità Angelo Gratarola – visto che tra grandi temi generati dall’epidemia Covid in Liguria e in tutto il Paese c’è l’abbattimento delle liste d’attesa, anche chirurgiche”.

“Considerata la situazione di carico anche per patologie di media-bassa complessità nel pronto soccorso di Pietra Ligure che è Dea di secondo livello – ha continuato l’assessore – è previsto che Albenga abbia un punto di primo intervento, cioè una struttura di pronto soccorso a bassa complessità dove i cittadini troveranno risposte per patologie che in generale, se affrontate nel Dea di secondo livello, rischierebbero di congestionarlo.

Albenga ha un ospedale moderno, una bella realtà capace di dare risposte enormi in termini sanitari. Attualmente è in atto un’interlocuzione con un gruppo privato per stabilire se la sua offerta sia di pubblica utilità.

L’obiettivo sarà comunque quello di avere a disposizione una struttura capace di abbattere le liste di attesa di tipo chirurgico generale, ortopedico, ginecologico, oculistico e così via”.

“Il punto di primo intervento di Albenga – ha concluso Gratarola – darà una buona risposta per gli interventi di bassa complessità e per quelle che sono le esigenze dei cittadini che abitano in questo territorio”.

“Sono molto soddisfatto di come si è svolto l’incontro – ha concluso il commissario straordinario di Asl 2 Michele Orlando – e che le ragioni delle decisioni prese siano state spiegate efficacemente”.

 

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