In carica dal 1° marzo scorso, Michele Orlando, Direttore Sanitario di ALISA, ha sostituito Marco Damonte Prioli alla guida dell’ASL 2 in qualità di Commissario Straordinario. 56 anni, dopo diverse esperienze professionali sviluppate tra Imperia e Genova, raccoglie temporaneamente l’eredità del suo predecessore divenuto nel frattempo direttore generale del San MArtino. “Abbiamo trascorso il primo mese a parlare con i colleghi degli altri ospedali, Savona ha specialità importanti ed è una buona struttura. Nei giri che abbiamo fatto ho notato un grande senso di appartenenza, l’Asl2 dall’esterno è vista in modo molto importante, ha una Dea di II livello, è un centro di riferimento regionale per il ponente e tutta la regione. A Savona c’è un Dea di I livello. A Pietra Ligure esistono delle importanti criticità strutturali ma qui si sta procedendo verso la progettazione del futuro monoblocco. L’ospedale di Albenga è molto bello con spazi importanti e oggi è diventato sul piano socio sanitario un Punto di Primo Intervento. Cairo invece ha una valenza di struttura territoriale“.
Tra le criticità ormai note ci sono: le liste di attesa e la carenza di personale in tutte le strutture. “C’è una carenza di anestesisti che ci dà problemi sulla programmazione e sui tempi d’attesa. E’ una problematica che abbiamo portato davanti al collegio di garanzia e si cercherà di dare qualche servizio in più. Stiamo cercando di trovare un finanziamento ad hoc per cercare di gestire questa pratica e professionisti sulle visite gastro enterologiche, gastro e colon, che possano dare un’ulteriore mano. Le criticità sono legate al tempo, la parte del Ppi è legata ad un percorso di reclutamento dei professionisti che sono sufficienti a garantire l’emergenza urgenza e siamo molto tirati. La riapertura comunque è solo una questione di tempo“.
Sulla ricollocazione del 118 che il Piano socio sanitario collocherebbe in tre sedi ancora da decidere : “Servirebbe una struttura un po’ più grande. Il fatto che possa rimanere a Savona non lo sappiamo e andrà la questione in conferenza dei sindaci. Con un milione e mezzo di abitanti in Liguria comunque ne bastava una“.
Sul punto nascite, Orlando precisa: “Bisogna riprendere il percorso nascita ora le mamme si affidano all’ospedale dopo l’esame morfologico invece bisogna prenderle in carico subito dopo il test positivo di gravidanza”.
Infine, “Io devo programmare il lavoro da qui ai prossimi 6 mesi, dobbiamo lavorare su quanto è già stato imbastito e soprattutto sul potenziare e mettere in macchina prestazioni“, ha concluso.