Per lui la morte altro non era che il secondo tempo della vita, la sua visione a colori del futuro e della sua fine ineluttabile per tutti, lo contraddistinse fino all’ultimo respiro. Oggi Lucio Dalla avrebbe compiuto 80 anni. La sua data di nascita, 4 marzo 1943, fu anche il titolo di una delle sue più celebre canzone. Dopo gli inizi con i “Flippers” con cui collaborò con Edoardo Vianello, fu Gino Paoli a convincerlo nel 1963 a tentare la carriera da solista. Nella sua lunga attività si è addentrato in vari generi musicali, collaborando e duettando con molti artisti di fama nazionale e internazionale tra cui Francesco De Gregori, Mina, Gianni Morandi, Luciano Pavarotti, Zucchero, Gigi D’Alessio e Sting. Sassofono , clarinetto e pianoforte furono le sue passione musicali. La sua produzione artistica ha attraversato più fasi: dalla stagione beat alla sperimentazione ritmica e musicale, fino alla canzone d’autore.Conosciuto anche all’estero, alcune sue canzoni sono state tradotte e portate al successo in numerose lingue.Tra queste, Caruso, che ha venduto oltre 38 milioni di copie nel mondo, diventando una delle canzoni italiane più famose in Italia e all’estero. Il suo capolavoro, L’anno che verrà, del 1979. Testo modernissimo che spinge a guardare con ottimismo il futuro nonostante le difficoltà del presente. Se ne andò il 1° marzo 2012 a causa di un malore nella città svizzera di Montreux. Di lui ci restano l’arte, la poesia, la capacità di osservare e descrivere con ironia e leggerezza. Fu una persona perbene e adesso che è molto lontano, lassù tra le nuvole e il cielo, gli dedichiamo forte il nostro ricordo, Così…”Per poter riderci sopra, per continuare a sperare”.