Il presidio dei lavoratori di Ansaldo Energia dopo l’infortunio sul lavoro che ha coinvolto un uom odi 37 anni attualmente ricoverato in ospedale in coma farmacologico si è trasformato in un corteo che ha raggiunto la Fiumara.
“L’operaio di Ansaldo Energia colpito da un pezzo che si è staccato da una macchina utensile lavorava su una macchina della fine degli anni settanta”. Lo rende noto la rsu Fiom Cgil che, in attesa di comprendere dagli organismi competenti quale sia stata la dinamica che ha portato al grave infortunio sul lavoro sottolinea come l’operaio fosse nel posto dove doveva essere.
“In Ansaldo Energia si è sempre parlato di sicurezza, di grandi investimenti, di grandi piani di rilancio, ma alla prova dei fatti gli operai lavorano su macchine vecchie di 43 anni: nel caso in questione non c’era la telecamera, le sicurezze sulla paratia erano le più antiquate possibili tanto è vero che il pezzo che girava l’hanno fermato i lavoratori e non la procedura di emergenza.
Oggi si parla molto di sicurezza sul lavoro, ma è evidente che non se ne può solo parlare, occorre mettere da parte le chiacchiere: domani ci sarà sciopero con manifestazione nei pressi della Direzione Ansaldo e nel frattempo – comunica la rsu – i lavoratori non lavoreranno più su macchine che non garantiscono l’incolumità”.
Intanto la magistratura ha posto sotto sequestri, dopo un sopralluogo, il reparto dove è accaduto il fatto e il macchinario.
In merito alle condizioni di salute dell’operaio 36enne, l’ASL 3 informa che è sempre ricoverato presso la Terapia Intensiva al 3° piano del Monoblocco. Le sue condizioni restano stabili nella loro gravità. La prognosi è riservata.