L’assemblea dei soci di Hi-LexItaly ha approvato il bilancio 2022 che si è chiuso con un utile nettodi poco superiore ai243 mila euro e un valore della produzione che ha superato i 53 milioni.
Quello che a livello globale doveva essere l’anno del pieno ritorno alla normalità dopo la pandemiasi è rivelato ricco di sfide e incertezze.La filiera automotive – che già si trovava ad operare in un contesto di forte scarsità di semiconduttori e materie prime – ha dovutoaffrontare anche le ripercussioni della guerra in Ucraina e la conseguente crisi energetica.
Nonostante questo contestosfavorevole, la filiale italiana della multinazionale giapponese, ha registrato un incremento di fatturato del 9% sul 2021.“La nostra performance è tra le migliori dell’intero gruppo Hi-Lex” – commenta il CEO Paolo Pajardi. “Il fatto che il mercato post covid abbiaevidenziato ulteriori elementi di difficoltàdà ancora più valore al risultato ottenuto, merito del lavoro, delle competenze e dell’impegno di tutti i dipendenti”.
Dal 2016, anno dell’acquisizione da parte di Hi-Lexad oggi, lo stabilimento con sede a Chiavariha sempre chiuso i suoi bilancicon il segno “più”, ad eccezione dell’anno della pandemia. Una capacità di generare utili accompagnata da significativi investimenti: nel 2022 l’azienda ha destinato 1.8 milioni di euro in diverse iniziative tra le quali emergono le nuove linee di produzione e la climatizzazione delle aree di lavoro.
Hi-LexItaly è fornitore di alcuni tra i più importanti produttori di automobili come Alfa Romeo, Audi, BMW, Ferrari, Fiat, Jeep, Lamborghini, Lancia, Maserati. Nel mese di dicembre anche Aston Martin ha scelto per la prima volta di affidarsi alla tecnologia dello stabilimento italiano.
È proprio l’alto livello tecnologico uno dei punti di forza di Hi-LexItaly. Le attività di progettazione e sviluppo hanno generato nel 2022 circa 2 milioni di fatturato e in ottobre, alcuni ingegneri Hi-Lexprovenienti da altri paesi, si sono recati nel Tigullio per condividere esperienze e conoscere da vicino l’eccellenza chiavarese.
Archiviato il 2022 con la chiusura del bilancio in settembre, l’azienda è ora proiettata al futuro. Pajardi: “Le difficoltà e le incertezze rimangono, legate soprattutto alla carenza di microchip, ma in termini di fatturato il nuovo anno è iniziato in modo positivose paragonato allo stesso periodo del 2022”.