Gli agenti della Municipale hanno intercettato la scorsa notte una giovane automobilista in apparente difficoltà che al passaggio di una volante ha cominciato a sbracciarsi per attirare l’attenzione e chiedere aiuto.
Una volta fermatisi, i poliziotti del comando finalese hanno trovato all’interno dell’automobile, di cui la giovane è risultata essere l’autista, una seconda persona, un uomo, il quale presentava una vistosa ferita a una mano. Inoltre, entrambi gli occupanti del mezzo sono apparsi da subito in precarie condizioni di lucidità, già a prima vista in preda ai fumi dell’alcool e coi vestiti macchiati di sangue.
Per prima cosa gli agenti hanno così provveduto ad attivare la catena del soccorso sanitario. Nel mentre il personale di polizia ha tentato di calmare i due che stavano discutendo animatamente fra di loro, per poi scagliarsi verbalmente anche contro gli agenti intervenuti, attirando così la curiosità dei passanti e dei residenti nella zona.
Giunta sul posto un’ambulanza della Croce Bianca di Finalmarina, il cui intervento si è poi scoperto essere già stato richiesto da parte dei due ma da un appartamento di Varigotti, gli agenti hanno convinto il ferito ad accettare il trasporto al Santa Corona di Pietra Ligure per le medicazioni del caso.
Per la giovane autista, calmatasi nel frattempo, sono invece proseguiti gli accertamenti per verificarne lo stato di ebbrezza. Raggiunti da altri colleghi in supporto, i poliziotti finalesi hanno effettuato il controllo con lo strumento precursore, il quale ha dato esito positivo.
La donna così, dopo essere stata identificata, è stata invitata a seguire il personale di polizia presso il Comando di Via Ghiglieri per effettuare il test con l’etilometro vero e proprio. A quel punto è tornata nuovamente a dare in escandescenza rendendo la situazione complicata, con eccessi d’ira e la chiara volontà di opporsi all’accertamento seguita dalla fuga della conducente, incorrendo così nel reato previsto dall’art. 186, comma 7, del Codice della strada il quale prevede un’ammendo da 1.500 a 6.000 euro e l’arresto da sei mesi ad un anno. Il tutto oltre al ritiro, già effettuato, della patente.
Incrociando la richiesta di aiuto pervenuta al 112 e l’accaduto lungo l’Aurelia, gli inquirenti hanno messo in campo ulteriori accertamenti presso l’alloggio occupato dai due a Varigotti, segnalato da alcuni vicini con la porta aperta, visibilmente a soqquadro e con macchie di sangue all’interno e sulle scale.