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Election Day, i cinque quesiti sottoposti a referendum abrogativo

Nell’ambito dell’Election Day si vota anche per cinque referendum abrogativi sul tema della Gisutizia. Anche in questo caso si vota domenica dalle 7 alle 23. Il corpo elettorale  è pari a 51.533.195. Il referendum è valido se vota la mag- gioranza (50%+1) degli aventi diritto al voto e se è raggiunta la maggioranza (50%+1) dei voti validamente espressi.

  • Scheda di colore rosso per il referendum n. 1: abrogazione del Testo unico delle disposizioni in materia di incan- didabilità e di divieto di ricoprire cariche elettive e di Governo conseguenti a sentenze definitive di condanna per delitti non colposi. Votando sì, si abroga la legge Severino che prevede l’incandidabilità e la decadenza automatica per parlamentari, membri del governo, consiglieri regionali, sindaci e amministratori locali nel caso di condanna in via definitiva per vari reati tra cui mafia e terrorismo e delitti contro la PA.
  • Scheda di colore arancione per il referendum n. 2: limitazione delle misure cautelari: abrogazione dell’ultimo inciso dell’art. 274, comma 1, lettera c),codice di procedura penale, in materia di misure cautelari e, segnatamente, di esigenze cautelari, nel processo penale. Votando sì si toglie la “reiterazione del reato” dai motivi per cui i giudici possono disporre la custodia cautelare in carcere o i domiciliari per una persona durante le indagini e quindi prima del processo.
  • Scheda di colore giallo per il referendum n. 3: separazione delle funzioni dei magistrati. Abrogazione delle norme in materia di ordinamento giudiziario che consentono il passaggio dalle funzioni giudicanti a quelle requirenti e viceversa nella carriera dei magistrati Se vincesse il sì, i magistrati durante la loro carriera non potrebbero più passare dal ruolo di giudice a quello di pubblico ministero e viceversa. Ci sarebbe una separazione netta delle due funzioni e il magistrato dovrebbe decidere a inizio carriera quale percorso intraprendere.
  • Scheda di colore grigio per il Referendum n. 4 : partecipazione dei membri laici a tutte le deliberazioni del Consiglio direttivo della Corte di cassazione e dei consigli giudiziari. Abrogazione di norme in materia di composizione del Consiglio direttivo della Corte di cassazione e dei consigli giudiziari e delle competenze dei membri laici che ne fanno parte. Se vincesse il sì, anche i membri laici potrebbero esprimere giudizi sui magi- strati. Cosa che oggi non è prevista. Questo parere, ogni 4 anni, viene sottoposto al Csm.
  • Scheda di colore verde per il Referendum n. 5: abrogazione di norme in materia di elezioni dei componenti togati del Consiglio superiore della magistratura. Se passasse il sì, ogni magistrato potrebbe proporsi in modo autonomo. Oggi c’è l’obbligo per un magistrato che vuole candidarsi al Csm di raccogliere da 25 a 50 firme di altri magistrati.

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