Il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, alla commemorazione per i tre anni del crollo di Ponte Morandi nel discorso tenuto ha detto: “Siamo qua per non dimenticare e per questo abbiamo messo la prima pietra del memoriale che sarà al centro di un grande recupero di quest’area: i memoriali servono ad archiviare brutti ricordi del passato, a sublimarli, a consegnarli alla storia per continuare a vivere, è umano. Ma questo è un sentimento che oggi non possiamo provare: quel memoriale deve ricordarci tutti i giorni quello che abbiamo passato, deve ricordarci quali sono i doveri di ciascuno di noi e prima di tutto il dovere di giustizia nei confronti delle 43 vittime e dei loro familiari”:
“Sono passati tre anni da quel terribile 14 agosto del 2018, sembra passato tantissimo tempo, sono stati tre anni intensi e complicatissimi in cui abbiamo affrontato anche il Covid. Ma allo stesso modo sembra che sia passato pochissimo tempo: attraversando il capannone in cui si trovano le rovine sotto sequestro della magistratura ho avuto l’impressione che fossero passati pochi istanti da quella tragedia nonostante da allora siano trascorsi tanti altri momenti dolorosi. Oggi comincia il processo e mi auguro che, in nome di quel dovere di giustizia che in uno stato come il nostro è anche bisogno di verità, cali il silenzio dell’aula in cui la legge è uguale per tutti e parlino i magistrati che ringrazio per lo straordinario lavoro fatto fino ad oggi senza polemiche e senza i cattivi consiglieri del passato”.
“Dobbiamo ricordarci, ogni volta che siamo in coda in autostrada, di quella mattina e di chi ha perso vita: mettere in sicurezza strade ed autostrade è un dovere che, per la memoria delle 43 vittime, dobbiamo a noi stessi e a tutti coloro che su quelle infrastrutture passeranno in futuro. Dobbiamo farlo col minor disagio possibile ma è un dovere assoluto dire oggi a noi stessi che non accadrà mai più e che faremo tutto possibile perché non si ripeta”.
“Oggi dico che quel memoriale deve aiutarci tutti a tenere gli occhi bene aperti, anzi spalancati su quelli che sono i nostri doveri, senza archiviare il dolore in uno stupendo mausoleo ma, passandoci dentro ogni volta, ricordare che ogni funzionario ed ogni cittadino ha doveri precisi per far sì che nessun’altra comunità si ritrovi in un giorno qualsiasi dell’anno a ricordare, come noi oggi, qualcosa che non doveva accadere”.
Hanno partecipato alla commemorazione nella Radura della Memoria anche gli assessori regionali alla Protezione civile e infrastrutture Giacomo Giampedrone, all’Edilizia e urbanistica Marco Scajola e ai Trasporti e occupazione Gianni Berrino.